Lo screening neonatale è uno dei più importanti programmi di medicina preventiva pubblica.

Grazie ad un test effettuato con un semplice prelievo di sangue dal tallone di ogni neonato è possibile identificare precocemente una serie di malattie genetiche su cui è possibile intervenire tempestivamente in modo mirato. Il test, completamente gratuito, viene eseguito tra la 48° e la 72° ora di vita direttamente nell’ospedale di nascita.

Dal 2016, grazie alla Legge 167, lo screening neonatale è stato esteso a circa 40 malattie genetiche sull’intero territorio nazionale (SNE), con l’obiettivo di offrire la stessa opportunità di salute a tutti i neonati italiani e colmare le diseguaglianze che si erano create negli anni precedenti tra una regione e l’altra.

Negli ultimi anni nuove metodiche di analisi hanno infatti permesso di mettere a punto un test che è in grado di diagnosticare circa 40 malattie metaboliche congenite, ovvero quelle malattie causate dall’assenza o dalla carenza di uno degli enzimi deputati alla produzione di energia nell’organismo. Per ciascuna di queste malattie esiste ed è disponibile un trattamento terapeutico in grado di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita.

28 laboratori accreditati in Italia
38 malattie oggetto dello SNE
350 bambini ogni anno potrebbero ricevere una diagnosi salvavita*

*stima ricavata sulla base del numero medio di bambini nati ogni anno in Italia e la stima di quelli affetti dalle malattie oggetto dello screening.

Perché è importante?

Esistono malattie genetiche difficili da riconoscere e che degenerano anche molto rapidamente con danni irreversibili gravi al cervello o ad altri organi. Identificarle nei neonati può consentire un intervento mirato e precoce attuabile anche in una fase asintomatica della malattia, scongiurando la sua progressione che può portare a disabilità fisiche e intellettive. Per molte malattie, l’intervento precoce può aumentare sensibilmente l’efficacia delle terapie e dei trattamenti.

  • Immediata applicazione di terapie e diete adeguate.
  • Miglioramento della qualità di vita del paziente.
  • Riduzione dei costi socio-sanitari.
Papà Leslie e Ciaran, affetto da leucodistrofia metacromatica

"Se fosse stato disponibile lo screening neonatale, i miei figli avrebbero potuto crescere ed io, mia moglie Linda e la mia figlia maggiore Holly forse non avremmo conosciuto la disperazione che ci porteremo dentro per la vita."

Leslie, papà di Cathal e Ciaran, affetti da leucodistrofia metacromatica

Le domande più frequenti sullo screening

  • Come funziona il test?

  • Nell’ospedale in cui partorirò sarà eseguito lo screening neonatale al mio bambino?

  • Che cosa significa che il test è positivo?

  • Cosa sono i falsi positivi?

  • Cosa succede se il test è negativo?

  • Bisogna firmare qualcosa per autorizzare il test?

  • Dove si possono trovare informazioni sull’applicazione del test?

  • Quali sono i criteri per l’inserimento delle malattie nel pannello di screening?

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