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Che cos’è e come si manifesta l’X-LAG (acrogigantismo legato all’X)?

L'acrogigantismo legato all'X (X-LAG) è una forma estremamente rara e grave di gigantismo a insorgenza infantile. L'eccessiva crescita corporea può essere associata ad acromegalia (ingrossamento delle estremità come mani e piedi), tratti caratteristici del viso (fronte prominente, prognatismo, ingrossamento dei lineamenti, aumento dello spazio interdentale) e acanthosis nigricans (ispessimento e iperpigmentazione della pelle). È causata da un’eccessiva produzione di ormone della crescita (GH), spesso accompagnata da prolattina, da parte dell’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cranio e responsabile della produzione di ormoni che regolano la crescita e la funzione di diversi organi e tessuti. L’aumento di produzione può dipendere sia da un aumento delle dimensioni (iperplasia) dell’ipofisi sia dalla presenza di adenomi (tumori benigni), in genere di grandi dimensioni (diametro maggiore di 10 mm).

Come si trasmette l’X-LAG (acrogigantismo legato all’X)?

Questa patologia è associata alla duplicazione del gene GPR101, localizzato sul cromosoma X, e si trasmette in modo dominante. Tutti i pazienti con la duplicazione riportati finora in letteratura manifestano la malattia (penetranza del 100%). Poiché le femmine hanno due cromosomi X (XX) e i maschi uno (XY), questo significa che, per ogni gravidanza, una madre affetta (con duplicazione su uno dei due cromosomi X) avrà il 50% di probabilità di avere figli (maschi o femmine) affetti. Nel caso di un padre affetto, invece, lo saranno tutte le figlie femmine mentre non lo sarà nessuno dei figli maschi. Negli unici tre casi familiari descritti finora in letteratura, la duplicazione è stata trasmessa da madre affetta a figli maschi. La maggior parte dei casi, tuttavia, si verifica in modo sporadico, senza che nessuno dei genitori sia affetto (insorgenza de novo).

Come avviene la diagnosi di X-LAG (acrogigantismo legato all’X)?

La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e sull’analisi citogenetica (con ibridazione genomica comparativa, array CGH) o genetica (droplet digital PCR).

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per l’X-LAG (acrogigantismo legato all’X)?

Benché non esista una terapia risolutiva, si può intervenire con un approccio multidisciplinare che comprenda chirurgia, terapia medica per esempio con antagonisti dell’ormone della crescita e agonisti della prolattina e, più raramente, radioterapia. L’intervento chirurgico può a sua volta determinare complicanze ormonali, responsabili per esempio dell’insorgenza di ipopituitarismo e diabete insipido.

Ultimo aggiornamento

16.02.21

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