Deficit di carnitina
- 6 Progetti di Ricerca Finanziati
- 3 Ricercatori
- 346.543€ Finanziamento totale
Che cos’è e come si manifesta il deficit di carnitina?
- Con questa espressione si indica un gruppo di malattie causate da un difetto nell'ossidazione degli acidi grassi a catena lunga, processo biochimico che avviene a livello dei mitocondri (organuli che rappresentano la centrale energetica della cellula). In particolare, il deficit di carnitina-palmitoil-trasferasi (CPT) può essere di due tipi, IA e II. Nel primo caso la malattia si può presentare in tre forme: encefalopatia epatica (caratterizzata dall'insorgenza improvvisa di una grave insufficienza epatica), miopatia a insorgenza adulta e steatosi epatica (fegato grasso) della gravidanza. Anche nel secondo caso si può presentare in tre diverse forme cliniche: neonatale, infantile grave e miopatica, che si manifesta in genere tra l'infanzia e l'età adulta. Le prime due sono caratterizzate da gravi disturbi del fegato, del cuore, del sistema nervoso centrale e portano in genere a morte precoce; l'ultima è più lieve ed è caratterizzata da dolore e debolezza muscolare dopo gli sforzi. Il deficit di carnitina-acilcarnitina traslocasi (CACT) è invece caratterizzato da anomalie neurologiche neonatali (letargia, difficoltà di alimentazione), anomalie del ritmo cardiaco e ipoglicemia ipochetonica, e può portare a morte improvvisa neonatale o infantile.
Come si trasmette il deficit di carnitina?
- Il deficit di carnitina-palmitoil-trasferasi è causato da mutazioni nei geni CPT1A (tipo IA) e CPT2 (tipo II), mentre il deficit di carnitina-acilcarnitina traslocasi dipende da alterazioni del gene CACT. In tutti e tre i casi la malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva: i genitori sono portatori sani e hanno il 25% di probabilità di trasmettere la malattia a ciascuno dei figli.
Come avviene la diagnosi del deficit di carnitina?
- In entrambi i casi, la diagnosi si basa sull'osservazione clinica e sull'esito di esami biochimici e può essere confermata mediante analisi molecolare, con ricerca di mutazioni nei geni coinvolti. È possibile la diagnosi prenatale. INoltre, i diversi tipi di deficit di carnitina sono oggetto dello screening neonatale esteso, che consente la diagnosi precoce e l apresa in carico tempestiva.
Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per il deficit di carnitina?
- Non esistono trattamenti specifici per il deficit di carnitina, ma la malattia può essere tenuta sotto controllo grazie a una dieta ricca di carboidrati e povera di grassi, oltre all'assunzione di carnitina. Tra i rischi maggiori c’è quello di ipoglicemia, che si può prevenire attraverso pasti frequenti, infusione di glucosio, alimentazione notturna con sondino naso-gastrico. È considerata utile anche la supplementazione di L-carnitina.
Ultimo aggiornamento
01.01.10
Progetti finanziati
- Chiuso
CARNITINE/ACYLCARNITINE TRANSLOCASE DEFICIENCY: MOLECULAR CHARACTERIZATION AND MUTATIONAL ANALYSIS
Ricercatore Ferdinando Palmieri - Chiuso
MOLECULAR AND GENETICAL CHARACTERIZATION OF A MITOCHONDRIAL MYOPATHY CAUSED BY THE CARNITINE/ACYLCARNITINE TRANSLOCATE DEFICIENCY
Ricercatore Ferdinando Palmieri - Chiuso
MOLECULAR ANALYSIS OF CARNITINE PALMITOYLTRANSFERASE DEFICIENCY
Ricercatore Franco Taroni - Chiuso
A BIOCHEMICAL AND MOLECULAR BIOLOGY STUDY OF THE CARNITINE ACYLCARNITINE TRANSLOCASE DEFICIENCY DISEASE: A METABOLIC, GENETIC SYNDROME CLINICALLY SIMILAR TO THE CARNITINE PALMITYLTRANSFERASE DEFICIENCY
Ricercatore Ferdinando Palmieri - Chiuso
MOLECULAR STUDIES IN CARNITINE ACETYL-TRANSFERASE DEFICIENCY
Ricercatore Gaetano Finocchiaro - Chiuso
MOLECULAR ANALYSIS OF CARNITINE PALMITOYL - TRANSFERASE DEFICIENCY
Ricercatore Franco Taroni