Deficit del recettore dell’insulina
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Cos'è e come si manifesta il deficit del recettore dell'insulina?
- Il deficit del recettore dell'insulina è una condizione genetica che dà luogo a un gruppo di sindromi caratterizzate da una grave compromissione dell’azione biologica dell’insulina, uno degli ormoni maggiormente coinvolti nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. Poiché il recettore manca o non funziona bene, i pazienti affetti manifestano un grado estremo di resistenza all’insulina. Nonostante l'insulino-resistenza, molti di questi pazienti non sono diabetici; in questi casi gli elevati livelli di insulina nel sangue riescono a mantenere una normale tolleranza ai carboidrati. In altri casi, invece, specie nei pazienti più resistenti, è frequente il riscontro di diabete. Dal punto di vista clinico, queste sindromi si associano ad acanthosis nigricans (ispessimenti cutanei brunastri e iperpigmentati a livello di nuca, ascelle e pieghe inguinali) e iperandrogenismo (aumento dei livelli plasmatici di testosterone) che nelle donne in epoca premenopausale si manifesta con la sindrome dell’ovaio policistico, irregolarità del ciclo mestruale (oligomenorrea) e irsutismo. L’insulino-resistenza di tipo A è la forma meno grave nell’ambito delle sindromi genetiche da deficit del recettore dell'insulina. Il diabete lipoatrofico (o sindrome di Berardinelli-Seip) è caratterizzato anche da atrofia del grasso sottocutaneo, da elevati livelli di trigliceridi nel sangue e da accumulo di grasso nel fegato. In molti di questi pazienti è presente anche ritardo mentale. Due sindromi molto più rare e gravi, con attese di vita limitate, sono il leprecaunismo e la sindrome di Rabson-Mendenhall. Infine, un deficit di origine genetica del recettore per l'insulina è stato descritto anche in alcuni pazienti con forme comuni di diabete mellito di tipo 2.
Come si trasmette il deficit del recettore dell'insulina?
- Nelle sindromi da deficit del recettore dell'insulina sono state descritte alterazioni a carico di vari geni: il gene codificante per il recettore insulinico e poi i geni HMGA1, BSLC2 e BSLC1. Sono possibili varie modalità di trasmissione: autosomica dominante (basta ereditare una copia alterata del gene da uno dei genitori per manifestare la malattia) e autosomica recessiva (occorre ereditare due copie alterate del gene da entrambi i genitori).
Come avviene la diagnosi del deficit del recettore dell'insulina?
- La diagnosi viene formulata a partire dall'osservazione clinica e dagli esami di laboratorio (glicemia, insulinemia, trigliceridemia, ecc.) ed è confermata da test genetici.
Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per l'
- Nel caso dell'insulino-resistenza di tipo A, la terapia è quella tipica del diabete (dieta ipocalorica e esercizio fisico, antidiabetici orali, terapia insulinica ad alte dosi). Nel diabete lipoatrofico, il trattamento consiste in una dieta con basso apporto di grassi e nel controllo della resistenza insulinica e del diabete. La terapia della sindrome di Rabson-Mendenhall si basa sulla somministrazione di alte dosi di insulina e/o di IGF-I (fattore di crescita insulino-simile) ricombinante. Il trattamento con IGF-I ricombinante, da solo o in associazione con IGFBP3, ha migliorato l’aspettativa di vita anche in alcuni pazienti affetti da leprecaunismo.
Ultimo aggiornamento
01.01.09