Attivazione dell’ espressione della globina fetale in cellule rosse adulte per la cura della beta talassemia

Nonostante il primo difetto molecolare che determina una talassemia sia stato identificato quasi mezzo secolo fa, la terapia di questa malattia non e' ancora ottimale. Tra gli approcci terapeutici sviluppati negli ultimi dieci anni, vi e' l’induzione farmacologica della sintesi di emoglobina F in cellule adulte. Tuttavia la ricerca di questi farmaci è ostacolata da limitazioni tecniche nei metodi di saggio usati per la loro identificazione che sono complicati, lunghi e non adatti per screening di massa. Lo scopo di questo progetto di ricerca è di identificare composti per l’ induzione di emoglobina fetale in pazienti talassemici. Proponiamo lo sviluppo di un sistema di coltura a due stadi in cui proliferazione e differenziazione di cellule eritroidi umane siano spazialmente e temporalmente separate. Questo sistema di coltura consente di generare grandi numeri di cellule eritroidi a partire da cellule staminali/progenitrici umane purificate da volontari normali o da pazienti talassemici selezionati. I diversi composti chimici saranno aggiunti a concentrazioni crescenti sia nella fase proliferativa che in quella differenziativa della coltura ed i loro effetti sulla espressione di emoglobina fetale saranno valutati a livello di mRNA (RT-PCR quantitativa) ed a livello proteico (HPLC ed immunofluorescenza). Questo progetto prevede una stretta collaborazione tra 1) il gruppo di Giovanni Migliaccio (coordinatore del progetto e responsabile dello sviluppo del sistema di coltura, dello screening per possibili induttori e per l’analisi dell’espressione della emoglobina fetale mediante RT-PCR ed immunofluorescenza); 2) il gruppo di Renzo Galanello (responsabile dell’analisi dell’espressione della emoglobina F mediante HPLC e per la coltura di cellule da pazienti talassemici) ed il gruppo di George Stamatoyannopoulos (responsabile per la fornitura degli induttori e delle sonde molecolari, cDNA ed anticorpi, per la RT-PCR e l'immunofluorescenza).