Basi strutturali e funzionali della lissencefalia di tipo I
- 3 Anni 2006/2009
- 256.300€ Totale Fondi
Questa ricerca si ripropone di studiare i meccanismi molecolari della lissencefalia di tipo I, una malattia genetica umana. Mutazioni di natura casuale in una delle due copie del gene Lis1 nel genoma umani causano una condizione di aploinsufficienza, con cui si intende una diminuzione significativa della quantità di prodotto genico, i cui livelli sono insufficienti a garantire la completa funzionalità, dando pertanto luogo al manifestarsi della malattia. Nella fattispecie, la riduzione della espressione di Lis1 deriva dal fatto che un prodotto genico funzionale è espresso efficacemente solo dal gene Lis1 non mutato.
L’aploinsufficienza di Lis1 ha effetti sullo sviluppo neuronale durante l’embriogenesi. La corteccia cerebrale si sviluppa nel tardo periodo dello sviluppo embrionale attraverso un processo che prevede la replicazione cellulare dei precursori dei neuroni e la loro successiva migrazione attraverso la corteccia. Da questo processo deriva la classica struttura a pieghe del cervello umano. Nella lissencefalia, il processo di formazione della corteccia cerebrale è interrotto a diversi stadi, con il risultato che il cervello si sviluppa in modo anormale e privo di pieghe (da cui il nome lissencefalia, ‘cervello liscio’) e con una istologia difforme.
Il prodotto genico del gene Lis1 è una proteina nota con lo stesso nome, Lis1. Essa è coinvolta in processi cellulari che includono la divisione dei cromosomi e la migrazione delle cellule. La diminuzione dei livelli funzionali di Lis1 ha un effetto tossico sui precursori cellulari dei neuroni, che non riescono pertanto a completare il processo di divisione e migrazione a loro richiesto per uno sviluppo cerebrale normale. Poiché la formazione della corteccia rappresenta la parte conclusiva dello sviluppo embriologico, la lissencefalia è spesso compatibile con la nascita, e si manifesta con forme gravi di ritardo mentale, attacchi epilettici, ed è assai spesso fatale nella prima infanzia.
Pubblicazioni Scientifiche
- 2007 STRUCTURE
The structure of the coiled-coil domain of Ndel1 and the basis of its interaction with Lis1, the causal protein of Miller-Dieker lissencephaly
- 2008 CELL
Implications for kinetochore-microtubule attachment from the structure of an engineered Ndc80 complex
- 2010 JOURNAL OF CELL BIOLOGY
Dissecting the role of MPS1 in chromosome biorientation and the spindle checkpoint through the small molecule inhibitor reversine
- 2011 EMBO JOURNAL
Evidence that Aurora B is implicated in spindle checkpoint signalling independently of error correction
- 2009 CURRENT OPINION IN CELL BIOLOGY
Sister chromatid tension and the spindle assembly checkpoint
- 2007 FEBS LETTERS
The Ndc80 complex: Hub of kinetochore activity
- 2010 STRUCTURE
Structural Analysis of the RZZ Complex Reveals Common Ancestry with Multisubunit Vesicle Tethering Machinery
- 2010 JOURNAL OF CELL BIOLOGY
The MIS12 complex is a protein interaction hub for outer kinetochore assembly
- 2009 EMBO JOURNAL
The life and miracles of kinetochores
- 2009 CANCER RESEARCH
A High Throughput, Whole Cell Screen for Small Molecule Inhibitors of the Mitotic Spindle Checkpoint Identifies OM137, a Novel Aurora Kinase Inhibitor
- 2008 GENES & DEVELOPMENT
Spindly attachments
- 2007 CURRENT OPINION IN STRUCTURAL BIOLOGY
MAD contortions: conformational dimerization boosts spindle checkpoint signaling
- 2007 NATURE REVIEWS MOLECULAR CELL BIOLOGY
The spindle-assembly checkpoint in space and time