Caratterizzazione di un modello murino knock-in di morte cardiaca improvvisa su base genetica: implicazioni per la gestione di pazienti affetti da tachicardia ventricolare catecolaminergica
- 3 Anni 2006/2009
- 711.550€ Totale Fondi
La tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT) è una patologia genetica del cuore che si manifesta in età pediatrica o giovanile con alterazioni gravi del ritmo cardiaco che possono portare a morte improvvisa. Il sintomo tipico è rappresentato da svenimenti in occasione di sforzi fisici o stress emotivo acuto (spaventi, litigi, rumori improvvisi). Nonostante la patologia sia nota fin dagli anni ’70, solo recentemente si è iniziato a comprenderne le cause. Nel 2001 il nostro gruppo ha fornito la dimostrazione che la CPVT è dovuta a mutazioni di un gene, RyR2, implicato nel controllo dei flussi di calcio nelle cellule cardiache. Questa informazione si è rivelata fondamentale per la comprensione della malattia. Tuttavia, le strategie terapeutiche rimangono poco delineate. Infatti, solo circa il 50% dei pazienti risponde favorevolmente alla terapia. Inoltre, è noto che non tutti i pazienti con CPVT hanno mutazioni di RyR2, rendendo probabile l’ipotesi di altri geni implicati nella sua patogenesi. Recentemente, abbiamo sviluppato un modello transgenico di CPVT, che riproduce accuratamente le manifestazioni cliniche osservate nell’uomo ed apre nuove prospettive per la comprensione di questa patologia.
Questo progetto si propone di condurre valutazioni in vivo ed in vitro finalizzate all’identificazione di nuove terapie per la CPVT. Il progetto prevede anche studi clinici condotti allo scopo di identificare nuovi geni malattia, i fattori che determinano l’efficacia della terapia, e fattori di rischio per il verificarsi delle aritmie (correlazioni genotipo-fenotipo). Questo progetto potrà quindi apportare un miglioramento delle possibilità terapeutiche per questa grave forma di aritmie su base genetica. Infine, dato che il meccanismo delle aritmie delle CPVT è, per molti aspetti, simile a quello osservato in patologie frequenti quali l’insufficienza cardiache, riteniamo che il progetto potrà avere ricadute al di la dell’ambito di questa malattia.