Dal topo all’uomo: verso l’identificazione di una terapia genica per la variante LQT3 di Sindrome del QT Lungo
- 3 Anni 2009/2012
- 383.700€ Totale Fondi
La Sindrome del QT lungo (LQTS), principale causa di morte nei giovani, è una malattia ereditaria caratterizzata da prolungamento dell'intervallo QT all'ECG e dal verificarsi di aritmie potenzialmente letali (tali cioè da indurre sincope, arresto cardiaco e morte improvvisa). Le varianti genetiche più comuni sono la LQT1 e la LQT2 (causate da mutazioni che interessano le correnti al potassio) e la LQT3 (causata da mutazioni che interessano il canale cardiaco del sodio). I pazienti LQT1 e LQT2 sono ben protetti dalle terapie disponibili, mentre i pazienti LQT3 spesso vanno incontro ad eventi cardiaci malgrado la terapia. Poiché non raramente la loro morte improvvisa si verifica al primo episodio, si tende sempre più ad impiantare questi pazienti (anche se molto giovani e asintomatici) con un defibrillatore, strumento in grado sì di riconoscere e trattare le aritmie mortali, ma il cui utilizzo spesso si ripercuote sfavorevolmente sulla qualità di vita. E' evidente perciò la necessità di sviluppare approcci terapeutici mirati a prevenire la morte improvvisa nei pazienti LQT3 e ad identificare le caratteristiche cliniche utili per la stratificazione del rischio.
Nei nostri laboratori è disponibile una colonia di topi portatori di un'importante mutazione (deltaKPQ) tipica dei pazienti LQT3. Questo modello animale ha caratteristiche cliniche molto simili a quelle osservate nei pazienti LQT3, rappresentando quindi un valido campo di prova per nuove terapie. Il nostro scopo è quello di sviluppare piccole molecole di RNA che, una volta introdotte nel cuore tramite un virus, siano in grado di correggere questo difetto genetico. Poiché stiamo seguendo da 30 anni una famiglia LQT3 portatrice della mutazione deltaKPQ con un'incidenza di morte improvvisa e di arresto cardiaco assai elevata, in caso di successo sperimentale e fatte salve tutte le opportune misure di sicurezza, potremo rapidamente testare dal punto di vista clinico l'eccitante possibilità di guarire la LQT3.