FSHD, penetranza, espressività, diagnosi molecolare, pazienti simil-FSHD
- 2 Anni 2009/2011
- 454.000€ Totale Fondi
La distrofia muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD) è tra le più comuni malattie muscolari ereditarie. Colpisce la muscolatura del volto per poi estendersi alla muscolatura della scapola, e alla muscolatura addominale. Per questi motivi i pazienti non riescono ad alzare le braccia e assumono posizioni scorrette della colonna vertebrale. Inoltre, a causa della debolezza della muscolatura del bacino, il 20% dei pazienti perde la capacità di camminare in modo autonomo. La FSHD è stata associata ad un numero ridotto di sequenze di DNA ripetute che si trovano sulle braccia lunghe del cromosoma n. 4. L’analisi del DNA permette d'individuare tutti i soggetti portatori del difetto molecolare. Tuttavia la malattia può colpire i portatori del difetto molecolare in modo assai variabile e imprevedibile: nella stessa famiglia si possono osservare persone in sedia a rotelle e persone che non mostrano segni della malattia. Questo rende molto difficile la prognosi e, di conseguenza, può condizionare le scelte riproduttive dei soggetti portatori della mutazione genetica.
Questa ricerca ci permetterà di studiare in modo dettagliato le famiglie e i casi sporadici in cui è stato individuato il difetto molecolare tipico della FSHD e di rivalutare tutti i casi, in cui, pur in presenza di un quadro clinico tipico della FSHD, non è stata individuata il difetto genetico. Grazie a questo progetto abbiamo creato il registro nazionale dei pazienti FSHD e stiamo raccogliendo un numero di soggetti affetti o portatori della mutazione associata alla FSHD rappresentativo della popolazione italiana. Ci aspettiamo di acquisire elementi che possano aiutare a prevedere lo sviluppo della malattia in un soggetto colpito da FSHD.
Inoltre analizzeremo un ampio numero di soggetti clinicamente affetti da FSHD in cui non è stato possibile identificare la mutazione “canonica”. Lo studio di questi pazienti ci dovrebbe aiutare a comprendere i meccanismi coinvolti nell'esordio della malattia.