Modulazione del gene MFN1 come strategia terapeutica per la CMT2A

  • 2 Anni 2024/2026
  • 239.470€ Totale Fondi

La CMT2A rappresenta una delle più comuni neuropatie periferiche di origine genetica, caratterizzata dalla degenerazione dei neuroni motori e sensitivi. Ciò comporta una debolezza degli arti, atrofia muscolare e alterazione della sensibilità. La patologia è dovuta a mutazioni nel gene MFN2 che codifica per la proteina mitocondriale MFN2, cruciale per la produzione energetica cellulare. Ad oggi, purtroppo non esiste un trattamento risolutivo per questa patologia. Tuttavia, l'avvento della terapia genica offre nuove prospettive per intervenire sui difetti genetici. Una delle principali sfide nel trattamento della CMT2A risiede non soltanto nell'assenza di MFN2 funzionale, ma anche nella presenza di una variante tossica di questa proteina che compromette l'equilibrio con la proteina MFN1. Recenti ricerche su modelli murini transgenici, supportate anche dai nostri studi preliminari di terapia genica, suggeriscono che potenziare i livelli di MFN1 nel sistema nervoso possa ridurre i sintomi della CMT2A. Il nostro lavoro è finalizzato alla creazione di un protocollo terapeutico avanzato, basato sulla somministrazione del gene MFN1 per compensare i livelli di proteina mutata MFN2 nel modello animale di CMT2A. Utilizzeremo vettori AAV9 e i più recenti AAV.CAP-B10, somministrandoli attraverso il liquido cerebrospinale. Il nostro obiettivo è valutare in modo rigoroso l'efficacia di questa strategia terapeutica, monitorando le modificazioni nel fenotipo patologico sia in vitro che in vivo. In sintesi, il nostro approccio potrebbe rappresentare un significativo passo avanti verso una terapia efficace per la CMT2A e potrebbe aprire nuove vie per il trattamento di altre patologie neurologiche di origine genetica.

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