nano-GLU: una protesi retinica a base di glutammato per il recupero della vista in pazienti con retinite pigmentosa.
- 2 Anni 2024/2026
- 224.850 € Totale Fondi
Questo progetto è stato approvato per il finanziamento - è ancora in corso la procedura di attivazione amministrativa.
La retinite pigmentosa è una malattia genetica degenerativa della retina che provoca la perdita della vista periferica e la cecità notturna, portando con l’età alla totale perdita della vista: una condizione per la quale non è attualmente disponibile una cura efficace. La degenerazione colpisce il lato presinaptico della sinapsi tra fotorecettori e neuroni della retina interna, lasciandola ancora attiva ma senza fotosensibilità. Questo progetto mira a ripristinare queste connessioni sinaptiche perse grazie a una nuova protesi retinica basata sul rilascio di glutammato, il principale neurotrasmettitore eccitatorio della retina. Combineremo strumenti nanotecnologici e polimeri intelligenti per interfacciare i neuroni della retina interna denervati dai fotorecettori con un nanodispositivo in grado di rilasciare glutammato sotto stimolazione luminosa e ricreare così una connessione ibrida abiotica/biotica con il tessuto retinico degenerato. La protesi retinica "chimica" che proponiamo sarà interamente organica e flessibile e verrà impiantata in vivo nello spazio sotto-retinico dei ratti Royal College of Surgeons, un noto modello di retinite pigmentosa umana. Questa strategia, sfruttando la sensibilità residua al glutammato delle cellule bipolari, supera il concetto di stimolazione elettrica delle protesi retiniche allo stato dell'arte, fornendo uno strumento terapeutico biomimetico per il recupero della vista a causa della perdita di fotorecettori e per una percezione visiva fisiologica nei pazienti con retinite pigmentosa.