Nuove prospettive sulla patogenesi della malformazione cavernosa cerebrale.
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La malformazione cavernosa cerebrale è una malattia genetica rara caratterizzata da malformazioni dei vasi sanguigni cerebrali. Queste malformazioni hanno una forma a grappolo e sono particolarmente fragili e permeabili. I pazienti affetti da questa patologia sono suscettibili a emorragie intracerebrali alle quali possono associarsi deficit neurologici, crisi epilettiche, mal di testa ricorrenti e, nei casi peggiori, anche paralisi o ictus emorragico. Inoltre, queste malformazioni sono la causa più frequente di emorragie cerebrali in età pediatrica. Ad oggi non è disponibile nessuna terapia farmacologica e l’unico approccio possibile rimane l’asportazione chirurgica. Tuttavia la chirurgia non è applicabile in molti casi in cui le malformazioni sono localizzate in aree del cervello poco accessibili o non operabili.
La patologia è causata da mutazioni in uno dei tre geni diversi: CCM1, CCM2 e CCM3. Le cellule che risentono maggiormente di tali mutazioni sono le cellule endoteliali, che costituiscono il rivestimento interno dei vasi sanguigni cerebrali.
Nel lavoro svolto in precedenza abbiamo osservato che le cellule endoteliali nelle malformazioni cerebrali hanno caratteristiche diverse dalle cellule sane. In particolare hanno caratteristiche di immaturità ed elevata proliferazione tipiche delle cellule endoteliali staminali residenti nei vasi.
In questo progetto proponiamo di identificare più in dettaglio i meccanismi molecolari e cellulari attraverso cui le cellule endoteliali mutate provocano la formazione delle malformazioni. Inoltre, testeremo, in un modello animale della malattia, dei farmaci in grado di inibire in modo selettivo le cellule responsabili della formazione delle malformazioni. I farmaci identificati potrebbero essere utilizzati, in tempi bervi, per una terapia farmacologica mirata con un immediato impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia pesantemente invalidante.