Riposizionamento di farmaci per il trattamento della sindrome di Rett

  • 2 Anni 2024/2026
  • 224.798€ Totale Fondi

La sindrome di Rett è una patologia dello sviluppo neurologico caratterizzata da gravi disabilità motorie e cognitive, causate principalmente da anomalie nella proteina MeCP2, cruciale per il funzionamento del cervello. Il meccanismo attraverso cui i difetti di MeCP2 portano ai sintomi della Rett non è stato ancora completamente chiarito e ad oggi non è disponibile alcuna cura efficace, ma solo interventi mirati a trattare alcuni sintomi. Questo progetto si basa su risultati precedenti ottenuti dal gruppo di ricerca. Nello specifico, tali risultati indicano che nel cervello dei modelli sperimentali animali di Rett e in cellule neuronali animali e umane (derivate da pazienti tramite la tecnica delle iPSCs), sono presenti alterazioni del metabolismo degli sfingolipidi, molecole importanti per il funzionamento dei neuroni, cioè le cellule del cervello. Inoltre, trattando questi modelli di patologia con molecole simili alla sfingosina, un componente strutturale degli sfingolipidi, i ricercatori hanno osservato un miglioramento della sintomatologia tipica della sindrome di Rett nei topi modello. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di comprendere in modo esaustivo i meccanismi alla base   del difetto del metabolismo degli sfingolipidi in modelli Rett (in vivo e in vitro), definirne il ruolo nella patologia e valutare l'efficacia di una molecola di nuova generazione, oggi utilizzato per il trattamento di altre patologie neurologiche, nel correggere il difetto metabolico degli sfingolipidi e, auspicabilmente, delle manifestazioni correlate alla sindrome di Rett. I risultati ottenuti aumenteranno le conoscenze sui meccanismi molecolari alla base della patogenesi della Rett e apriranno nuove prospettive per la messa a punto di protocolli terapeutici per i pazienti.

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