Ruolo della ciclina D3 nella regolazione dell’ attività dele cellule satelliti durante la rigenerazione muscolare
- 3 Anni 2008/2011
- 199.000€ Totale Fondi
I muscoli scheletrici possiedono una notevole capacità di rigenerarsi in seguito a danno grazie all’azione di cellule staminali, dette satelliti che risiedono in stretto contatto con le fibre muscolari. Nelle distrofie muscolari il muscolo perde gradualmente la sua potenzialità rigenerativa a causa di una diminuizione di cellule satelliti e ad una loro ridotta capacità di rispondere agli stimoli generati dal danno muscolare.
Data la loro capacità di autoriprodursi e di rigenerare completamente il muscolo, le cellule satelliti sono una risorsa preziosa per terapie di trapianto cellulare nel trattamento delle distrofie muscolari. Tuttavia, un grosso ostacolo per il loro uso terapeutico è la scarsa comprensione dei fattori che ne regolano la proliferazione e il differenziamento.
Il fattore MyoD ha un ruolo chiave nella regolazione del processo di rigenerazione muscolare. In studi precedenti, abbiamo dimostrato che nella fase di inizio del differenziamento MyoD induce la ciclina D3, un importante regolatore del ciclo cellulare, e che la funzione della ciclina D3 è necessaria al processo di differenziamento miogenico in vitro. L’obiettivo del nostro progetto è di definire il ruolo della ciclina D3 nel controllo della proliferazione e del differenziamento delle cellule satelliti durante la rigenerazione muscolare in vivo. Ci proponiamo quindi, usando un modello di topo mutante, di valutare se l’assenza della ciclina D3 comprometta il potenziale rigenerativo del muscolo danneggiato. Questi studi saranno accompagnati dall’analisi delle proprietà differenziative di cellule satelliti mancanti di ciclina D3 e da studi volti a chiarire il meccanismo d’azione molecolare della ciclina D3.
I nostri risultati contribuiranno ad aumentare la conoscenza dei meccanismi che regolano la proliferazione, l’autoriproduzione e il differenziamento dei precursori miogenici, il che è necessario perché essi possano essere usati con successo in applicazioni terapeutiche.