Studi funzionali ed epidemiologici delle neuroferritinopatie: implicazioni sul ruolo del ferro nei disordini neurodegenerativi.
- 3 Anni 2005/2008
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Le ferritinopatie sono una malattia genetica con trasmissione autosomica dominante causata da due specifiche mutazioni della ferritina L che portano ad un processo di neurodegenerazione. La ferritina e’ coinvolta nel mantenimento dell’omeostasi del ferro nel nostro organismo ed ha la principale funzione di accumulare il ferro. La proteina è espressa in tutti i tessuti, ma la mutazione sembra provocare effetti tossici solo nei gangli basali del cervello. Questo suggerisce una relazione diretta tra una anormale regolazione cerebrale del ferro e la neurodegerazione ed e’ in accordo con la frequente osservazione di accumuli di ferro nel tessuto cerebrale in diverse patologie neurodegenerative. Lo studio delle neuroferritinopatie offre l’opportunita’ di ottenere nuove informazioni circa la regolazione del ferro nel cervello, ancora poco conosciuta, per poter chiarire se il ferro agisce come agente primario o come cofattore nel processo neurodegenerativo. Queste nuove conoscenze potrebbero contribuire al chiarimento dei meccanismi molecolari alla base delle malattie neurodegenerative. Il lavoro collaborativo di cinque gruppi, con conoscenze complementari in biochimica, biologia molecolare e cellulare, analisi genetiche, neurofisiologia e neuroanatomia ha i seguenti obiettivi: a) cercare di definire i meccanismi molecolari che causano la neurodegenerazione in queste malattie e di comprendere quanto essi siano importanti nello sviluppo delle altre malattie neurodegenerative, b) sviluppare modelli animali su cui studiare l’eziopatogenesi delle malattie ed interventi terapeutici, c) esplorare la possibilita’ di sviluppare strumenti per trattare la malattia tra cui le tecniche basate su siRNA, d) chiarire quanto sia diffusa la neuroferritinopatia e determinare se la ferritina e altre proteine del metabolismo del ferro presentino alterazioni in altri disordini neurodegenerativi.