Validazione della Gait Analysis come metodo per quantificare la forza residua nei pazienti con distrofia muscolare

Il progetto è volto all’introduzione di un metodo avanzato di quantificazione della disabilità del cammino nei mio-distrofici, basato su tecniche avanzate di Gait Analysis. L’informazione che si ottiene mediante questo approccio, che è già stato impiegato in numerose patologie, può essere utilizzata per valutare l’avanzamento della malattia, per programmare l’intervento riabilitativo (in termini di fisioterapia, ortesi, farmaci, chirurgia), per quantificare gli effetti di questi trattamenti, e perciò, indirettamente, per valutare i trattamenti stessi. Per validare il metodo proposto vogliamo mostrare che, innanzitutto è applicabile a soggetti con debolezza muscolare quali sono i mio-distrofici, secondariamente che le misure ottenute sono sufficientemente ripetibili ed accurate almeno quanto i metodi di valutazione clinico/funzionale; infine vogliamo mostrare che il nostro metodo possiede una migliore capacità discriminatoria dei metodi utilizzati precedentemente. Questo, in particolare, è l’aspetto di maggiore interesse, che può rendere il metodo uno strumento valido e può contribuire ad un passo in avanti nel trattamento delle distrofie muscolari. La validazione sperimentale verrà eseguita su due popolazioni affette da distrofia muscolare di Duchenne e di Becker rispettivamente, considerato che queste due forme contribuiscono per il 50% dell’incidenza della distrofia muscolare. Il metodo non è assolutamente invasivo, e consiste nel registrare con un certo numero di telecamere il paziente mentre si muove in uno speciale laboratorio. Al paziente si chiede di camminare in piano e di camminare appoggiando il piede su un basso ostacolo. Il sistema di analisi delle immagini acquisisce anche segnali di forza da una pedana dinamometrica, e fornisce le variabili biomeccaniche in termini di angoli articolari, velocità, momenti e potenze. Da queste grandezze si ottengono indici di funzionalità in grado di quantificare sinteticamente la capacità locomotoria dei pazienti.