Cinzia Rinaldo
Nata a Napoli nel 1973, si è laureata in Scienze Biologiche all’Università Federico II di Napoli. Interessata al tema della stabilità genomica, un campo fondamentale nella biologia con implicazioni nell’evoluzione dei genomi, nella fertilità e nella tumorigenesi, durante il dottorato di ricerca (1999-2001, all’IGB di Napoli) ha analizzato il ruolo della ricombinasi RAD-51 nell’organismo modello Caenorhabditis elegans. Successivamente si è focalizzata sulla biologia del cancro presso l’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, dove ha contribuito alla caratterizzazione di un nuovo regolatore pro-apoptotico dell’oncosoppressore p53, la chinasi HIPK2. Grazie al supporto dell’AIRC, nel 2010 il suo nascente gruppo di ricerca si è incentrato sull’analisi di meccanismi molecolari che hanno un ruolo chiave nella trasformazione/progressione tumorale e nella risposta dei tumori ai famaci che inducono danno al DNA o alterazioni della citochinesi. Dal 2011 è ricercatrice presso l’IBPM-CNR, dove partendo dagli studi sulla citochinesi, ha ottenuto le prime evidenze sperimentali che suggerivano l’esistenza di una nuova regolazione della proteina spastina, le cui mutazioni sono la principale causa di paraplegia spastica ereditaria (HSP), una malattia neurodegenerativa per cui attualmente non c’è cura. Grazie alla Fondazione Telethon, che nel 2017 per prima ha scommesso su un progetto mirato a studiare questo meccanismo di regolazione e a valutare i suoi potenziali risvolti terapeutici, con il suo gruppo è riuscita a ottenere promettenti risultati. In breve tempo, ha creato una rete di collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali e questa parte dei suoi studi è diventata un importante campo d’indagine del suo gruppo di ricerca, che successivamente ha ottenuto finanziamenti anche da AFM-telethon e da UK-HSP Research Group. Il suo gruppo di ricerca fa attualmente parte anche del consorzio IBPM-NeuroNet che mira a mettere in rete i ricercatori CNR che indagano i meccanismi molecolari delle patologie neuronali.
È stato amore a pima vista l’incontro con le famiglie dei pazienti HSP e con i colleghi che studiano questa patologia: la Fondazione Telethon è stata la prima a scommettere sui nostri studi su questa patologia