Floriana Della Ragione è nata a Napoli il 09 maggio 1973. Si è laureata in Scienze Biologiche cum laude presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (2000), dove ha anche conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biologia Avanzata (2005). Si è inoltre specializzata in Genetica Medica presso l’Università degli Studi di Ferrara nel 2009.

Floriana è group leader presso l’Istituto di Genetica e Biofisica A. Buzzati-Traverso, CNR, Napoli, dove coordina il laboratorio di Genomica Funzionale ed Epigenetica. Ha una lunga esperienza nel campo della Genetica Umana, dell’Epigenetica e dell’Epigenomica.

La sua principale attività di ricerca, testimoniata da numerose pubblicazioni su riviste internazionali "peer reviewed", è incentrata da anni sullo studio dei meccanismi molecolari deregolati nella sindrome di Rett (RTT), una grave cromatinopatia infantile del neurosviluppo, causata principalmente da mutazioni nel modulatore epigenetico MECP2.

All’inizio della sua carriera, Floriana ha contribuito all’identificazione di nuove mutazioni nel gene MECP2 e allo studio di potenziali geni modificatori. Successivamente, ha identificato e caratterizzato il contributo dello stress ossidativo nella patogenesi della sindrome di Rett. Durante gli ultimi anni, ha studiato a fondo i meccanismi molecolari mediante i quali la proteina MeCP2 organizza l’architettura della cromatina nei neuroni.

Nel corso della sua attività, Floriana ha contribuito anche allo studio dei meccanismi epigenetici alla base di altre patologie della cromatina, quali, ad esempio, la sindrome da instabilità centromerica, immunodeficienza e dismorfismi (ICF) e la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD).

Più di recente, ha evidenziato, per la prima volta, un’alterazione dell’integrità della barriera emato-encefalica in un modello animale della sindrome di Rett.

Il suo attuale interesse di ricerca riguarda l’identificazione di nuovi pathway molecolari deregolati nella sindrome di Rett, l’identificazione di nuovi biomarcatori della malattia e il setting di trattamenti ad hoc con farmaci già approvati per il trattamento di altre patologie (riposizionamento del farmaco). Le sue ricerche sono effettuate in diversi modelli in vitro e in vivo della sindrome di Rett, mediante approcci molecolari e biochimici innovativi che includono analisi su larga scala, avvalendosi anche di collaborazioni nazionali ed internazionali.

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