Il finanziamento è parte di EJP RD, iniziativa europea nata per promuovere la collaborazione tra centri di ricerca europei ed extra europei nel campo delle malattie rare.
Al via tre progetti di ricerca triennali co-finanziati da Telethon insieme ad altre agenzie di finanziamento europee ed extra europee nell’ambito del Programma europeo congiunto sulle malattie rare (EJP RD), iniziativa nata per promuovere la collaborazione multidisciplinare tra centri di ricerca europei e di paesi associati (tra cui Canada, Israele e Turchia) nel campo delle malattie rare, in linea con gli obiettivi posti dal Consorzio internazionale IRDiRC.
Insieme al ministero della Salute, alla Regione Toscana e alla Fondazione regionale per la ricerca biomedica (Lombardia), Fondazione Telethon è uno dei quattro enti italiani che hanno aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione fondi propri per finanziare progetti mirati allo studio della storia naturale di malattie rare.
Obiettivo di questo bando era infatti promuovere la collaborazione tra centri di eccellenza di diversi Paesi per migliorare la conoscenza su queste malattie e sul loro impatto nel corso della vita dei pazienti, così da raccogliere informazioni utili per disegnare meglio gli studi clinici futuri.
Per esempio, grazie a questi progetti si potrà conoscere meglio l’effettiva prevalenza di queste malattie, individuare marcatori più adatti e specifici per monitorare l’effetto delle nuove terapie, e definire indicatori diagnostici e prognostici migliori.
I progetti finanziati
Complessivamente ammonta a oltre 500mila euro l’investimento di Telethon per finanziare i tre seguenti progetti di ricerca:
- quello coordinato da Maria Teresa Voso dell’Università “Tor Vergata” di Roma sarà dedicato alle immunodeficienze primitive, in particolare alle sindromi ereditarie da insufficienza midollare (scopri il progetto);
- quello coordinato da Alberto Zanetto dell’Università di Padova riguarderà la malattia vascolare porto-sinusoidale, in particolare le forme genetiche (scopri il progetto);
- quello coordinato da Gaetano Cantalupo dell’Università di Verona sarà focalizzato su un particolare disturbo del neurosviluppo, quello correlato a difetti nel gene ARID1B (scopri il progetto).