Dalla comunione d’intenti tra Fondazione Telethon e Azione Cattolica Italiana nasce un nuovo percorso di collaborazione: è stato infatti firmato un protocollo d’intesa che prevede il contributo di molte diocesi sul territorio nazionale alla lotta contro le malattie genetiche rare. Azione Cattolica Italiana ha dato la propria disponibilità a partecipare attivamente alle prossime campagne di piazza, ma tante sono in realtà le opportunità di collaborazione tra le due realtà.
L'avvio della partneship è avvenuto ufficialmente il 4 maggio 2019, durante il Convegno nazionale delle Presidenze diocesane di Azione Cattolica al quale hanno partecipato circa 200 diocesi. Il Convegno si è svolto a Chianciano Terme (SI) presso il Grand Hotel Excelsior e ha visto la partecipazione del Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Fondazione Telethon, Carlo Fornario, le cui parole hanno rimarcato con forza l’importanza di questo passo: «Abbiamo firmato una partnership, un protocollo che insieme dovremo riempire di contenuti, gesti e azioni, perché oggi possa partire un’alleanza, un cammino comune. Sarà bello trovarci di nuovo insieme tra un anno a compiacersi dei risultati raggiunti.
Attraverso le diocesi è emozionante pensare che le parrocchie che nel passato sono state asilo, nido e scudo per le famiglie con ragazzi disabili, quando l’educazione ci diceva quasi di non guardare il diverso per non generare disagio, oggi possano diventare specchio, amplificatore e pulpito per dar voce e speranza a queste famiglie, facendole uscire dal buio e facendole sentire, prima di tutto, amate dalla comunità».
L’Azione Cattolica Italiana ha da poco festeggiato 150 anni dalla sua nascita; è un’associazione di laici costituita da ragazzi, giovani e adulti impegnati a vivere, ciascuno in propria misura e in forma comunitaria, l’esperienza di fede e di servizio verso il prossimo. L’ACI infatti è un’esperienza di vita e di fede, un cammino che propone itinerari differenti: inizia già da bambino con l’ACR, per poi continuare con il settore giovani e proseguire con il settore adulti. È presente in tutte le diocesi con circa 300.000 aderenti, cifra che si raddoppia se si contano non solo gli iscritti ma tutti coloro che partecipano alle attività dell'associazione, siano essi adulti, giovani e ragazzi.