Gianluca Moriconi, Country Sales Manager del gruppo toscano, racconta il cammino di questi anni dell’azienda insieme alla Fondazione a sostegno della ricerca.
A Sofidel piacciono le sfide. In realtà si tratta di venire incontro alle esigenze di milioni di famiglie che ogni giorno affrontano problemi di “ordinaria” quotidianità, ma poterlo fare mantenendo un ascolto costante sulle reali necessità dei clienti. Lo stesso ascolto e la stessa attenzione che Sofidel da diversi anni non fa mancare alla causa della lotta alle malattie genetiche, sia nel corso della Maratona che lungo tutto il corso dell’anno come ci conferma Gianluca Moriconi, Country Sales Manager del gruppo toscano.
Prosegue il percorso di Sofidel al fianco di Telethon contro le malattie genetiche. Che bilancio potete tracciare ad oggi di questa esperienza?
«ll bilancio è sicuramente positivo. Siamo orgogliosi di poter offrire il nostro contributo per sostenere la ricerca contro le malattie genetiche portata avanti dalla Fondazione Telethon. Oltretutto, il momento della maratona costituisce l’apice di un lavoro che comunque prosegue tutto l’anno e che siamo molto contenti di seguire».
Come vive l’azienda, al suo interno, questa partecipazione che oramai ha raggiunto l’ottavo anno?
«Con la voglia e la determinazione del primo anno. Ogni nuova stagione di collaborazione è una partita nuova. Una partita nuova da vincere per la lotta alle malattie genetiche. La partecipazione è praticamente collettiva e il sentimento comune è di grande solidarietà. Inoltre, queste esperienze rafforzano ulteriormente il senso di appartenenza all’interno dell’azienda».
Ci sono, a suo avviso, dei tratti distintivi del Gruppo Sofidel che vi avvicinano al profilo della Fondazione Telethon?
«Forse, con tutte le dovute differenze, la dimensione della “sfida”. Mi riferisco all’impegno ad andare avanti, a trovare soluzioni nuove. È la stessa leva che alimenta la spinta all’innovazione che utilizziamo all’interno della nostra azienda. Occorrono entusiasmo, competenza e la capacità di vedere oltre, di intravedere la soluzione ancor prima di avere tutti gli strumenti a disposizione per raggiungerla. Si chiama visione, e noi condividiamo questa prospettiva con Telethon, su versanti ovviamente molto diversi, ma uniti dalla comune volontà di vincere la sfida».
Con i suoi prodotti, il Gruppo Sofidel accompagna molte famiglie italiane, aiutandole ad affrontare più agevolmente la quotidianità. Il principio di “ausilio” in qualche modo vi avvicina alla Fondazione Telethon.
«Sì, in un certo senso è così. Pur producendo beni di largo consumo, la mission di Nicky è proprio quella di garantire igiene e rendere la vita più semplice e confortevole alle persone».
Voi siete presenti al fianco di Telethon anche durante la consueta Maratona. Un momento importante che richiama l’attenzione sulla necessità che tutti intervengano a favore della ricerca scientifica. Come vivete questa parentesi?
«È la punta di un iceberg. Il momento clou. Da un lato quello in cui emerge un intero anno di lavoro. Dall’altro, quello anche emotivamente più coinvolgente, nel quale abbiamo modo di sentirci parte di una squadra più ampia che gioca una partita bella e importante».
Qual è l’augurio suo personale e del Gruppo che rappresenta che vorrebbe rivolgere alla Fondazione Telethon?
«Di trovare sempre più sostenitori lungo il suo cammino e di poter riuscire a generare un impatto positivo sempre più grande su persone e famiglie che devono confrontarsi con situazioni di grande difficoltà».