Sta arrivando quel momento dell’anno in cui l’Italia si mobilita per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon: l’11, il 17 e il 18 dicembre cerca il tuo cuore di cioccolato!
Tutto è pronto. O quasi. Sta arrivando quella settimana in cui chi affronta una malattia genetica rara ha il palcoscenico più importante per raccontare la propria storia, i momenti di difficoltà vissuti quotidianamente ma anche le piccole gioie, le piccole grandi conquiste. E l’Italia non si tira indietro, rispondendo con gesti di solidarietà e donazioni. È questo il motore che fa andare avanti la ricerca scientifica.
L’11 dicembre i volontari di Fondazione Telethon scendono in piazza e inizia la trentatreesima maratona sulle reti Rai che coinvolgerà tv, radio, web e social. Una settimana di informazione e poi ecco l’ultimo week end, il 17 e 18 dicembre, per prendere nelle piazze il Cuore di cioccolato che dona futuro. Sì, perché è questo che fa la ricerca scientifica per tanti bambini nati con una malattia genetica rara: dona loro un futuro e li fa diventare grandi.
Dona futuro: l’eco di questo messaggio deve arrivare forte ed è per questo che, come ogni anno, si sta mobilitando un “esercito del bene”, volontari che rispondono all’appello di Fondazione Telethon mettendo a disposizione il loro tempo, la loro energia, il loro impegno, il loro cuore. Persone che ritroveremo per le vie e nelle piazze di tutt’Italia proprio nelle giornate del 11, 17 e 18 dicembre per distribuire i Cuori di Cioccolato disponibile in tre gusti: al Latte, Fondente e al latte con Granella di Biscotto.
Ci saranno innanzitutto i Coordinatori Provinciali di Fondazione Telethon impegnati a costruire e gestire squadre di volontari per la promozione di iniziative di raccolta fondi e di sensibilizzazione locale nelle province di propria competenza. Una risposta di partecipazione volontaria e concreta per un grande obiettivo comune. Al loro fianco i “volontari di cuore”: tante persone che hanno deciso di dedicare due week end all’anno alla raccolta fondi per Telethon perché sanno che donando il loro tempo possono fare la differenza per tante persone.
Come sempre ci sarà l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (Uildm), che ha con lungimiranza capito, oltre 30 anni fa, l’importanza della ricerca scientifica e che oggi, con la determinazione di sempre, rilancia, attraverso la partecipazione delle sue 66 sezioni, l’impegno a sostenerla per garantire futuro e qualità di vita per tutti i malati rari.
Anche l’Associazione Volontari Italiana sangue (Avis), non farà mancare il suo supporto. Gli sforzi e l’impegno di tanti volontari, i risultati e i traguardi raggiunti sul fronte del sostegno concreto alla ricerca in questi 20 anni insieme testimoniano il valore di questa storica collaborazione.
Nelle piazze anche l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (Anffas) che risponde all’appello di Fondazione Telethon informando, sensibilizzando e raccogliendo fondi per sostenere i migliori progetti di ricerca che hanno un impatto importante sulla qualità di vita delle persone con una malattia rara e con una disabilità intellettiva e del neurosviluppo.
Si conferma anche quest’anno l’adesione convinta dell’Unione Nazionale delle Pro-Loco d’Italia (Unpli), dal 2016 con Telethon. Il rapporto fiduciario con i cittadini e le istituzioni locali facilita la diffusione di un messaggio comune a favore della ricerca scientifica.
Risponde all’appello anche Azione Cattolica Italiana. Un’alleanza che di anno in anno si rafforza: insieme dal 2019 in un percorso di partecipazione e di individuazione di modi diversi e sempre più efficaci per stare vicino alle persone che convivono con una fragilità. Un percorso che ha visto le comunità diocesane e i gruppi parrocchiali assoluti protagonisti.
Infine si sono uniti alla grande squadra di volontari di Fondazione Telethon sul territorio anche gli edicolanti che aderiscono al Si.Na.G.I. Una collaborazione nata dal basso che nel tempo è cresciuta in termini di partecipazione e coinvolgimento.
Tanti volontari, tante associazioni impegnate per rendere possibile una raccolta fondi che, grazie alla ricerca, potrà regalare un futuro a tanti bambini rari.