Donare il sangue è importante: ecco perché e chi può farlo

Il 14 giugno si celebra la Giornata mondiale dei donatori di sangue, elemento essenziale per il trattamento di diverse malattie genetiche rare.

Il 14 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata dei donatori di sangue, istituita per la prima volta nel 2005 dall’Organizzazione mondiale della sanità per sensibilizzare sull’importanza che i donatori di sangue, volontari, periodici e non retribuiti, rivestono per quanti necessitano di trasfusioni sicure.

La Fondazione Telethon si unisce con convinzione alla celebrazione, ricordando come sangue e plasmaderivati siano essenziali per il trattamento di numerose malattie genetiche, quali per esempio la talassemia, l’emofilia, le immunodeficienze primitive e molte altre.

Non è un caso, dunque, che tra i partner storici della Fondazione ci sia AVIS, la principale organizzazione italiana di volontariato nell’ambito delle donazioni di sangue: da oltre vent’anni è al fianco di Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare, in particolare quelle del sangue.

Nel rinnovare quindi l’invito a donare il sangue, ripercorriamo insieme come si fa e perché è importante.

Che cos’è il sangue e da cosa è composto?

Il sangue è un tessuto che costituisce circa il 5-7% del volume corporeo: in un organismo adulto ne circolano, in media, 4-5 litri. È composto da una parte corpuscolata o cellulare (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine), che rappresenta circa il 45% del totale, e da una liquida chiamata plasma. Le cellule del sangue si formano a partire da specifiche cellule staminali presenti nel midollo osseo, dette appunto ematopoietiche: queste cellule progenitrici sono in grado di dare vita a tutti gli elementi del sangue.

Per saperne di più, leggi l’intervista ad Andrea Ditadi dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica, che studia i meccanismi di base con cui si forma il sangue umano.

Perché è importante donare il sangue?

Il sangue rappresenta un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza in molte situazioni, come gli interventi chirurgici e ortopedici, i trapianti di organi e tessuti.

I globuli rossi sono utili per la cura di diversi tipi di anemia, come per esempio le talassemie, l’anemia falciforme, l’anemia di Blackfan-Diamond, l’anemia di Fanconi.

Le piastrine sono utili per il trattamento di diverse malattie emorragiche, così come per i deficit ereditari di piastrine.

Il plasma è utile sia quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute per esempio a ustioni o tumori del fegato, ma anche come base di partenza per ottenere i cosiddetti plasmaderivati.

Queste specifiche sostanze, ottenute tramite processamento industriale, sono utilizzate per compensare la carenza specifica in alcune malattie, come per esempio i fattori della coagulazione per l’emofilia, le immunoglobuline per le immunodeficienze, l’albumina per il trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni, lo shock da ustioni o da trauma.

Chi può donare il sangue?

I principali requisiti per diventare donatore di sangue sono: età compresa tra 18 e 60 anni, peso corporeo superiore a 50 kg, stile di vita sano ed equilibrato. Chi desidera diventare donatore dopo i 60 anni, può presentare richiesta e ricevere l’idoneità a discrezione del medico responsabile della selezione.

È possibile continuare a donare fino al compimento dei 70 anni, previa valutazione del proprio stato di salute. Prima di donare vengono inoltre controllati parametri quali la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e i livelli di emoglobina.

Chi non può donare il sangue?

Ci sono alcune condizioni che escludono temporaneamente la possibilità di donare il sangue, tra cui: sintomi influenzali, tatuaggio o piercing, comportamenti sessuali a rischio, gravidanza, interventi chirurgici, cure odontoiatriche.

Condizioni che invece precludono in modo permanente la possibilità di donare sono malattie cardiovascolari, tumori, diabete, alcolismo cronico e tossicodipendenza.

Dove si può donare il sangue?

Come indicato dal Centro nazionale sangue del ministero della Salute, per donare il sangue si può andare in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia, oppure in una delle circa 1300 unità di raccolta allestite dalle associazioni di volontari, come AVISCroce RossaFidas e Fratres.

In alternativa, è comunque possibile donare il sangue in una unità mobile, le cosiddette autoemoteche, accreditate e autorizzate dalle competenti autorità regionali.

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