Tre piani, quattro grandi laboratori open space destinati a oltre 200 ricercatori italiani e stranieri per un'area complessiva di oltre 5.000 metri quadrati: è la nuova sede dell'Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) che troverà spazio nell'ex "area Olivetti" di Pozzuoli, in un edificio ristrutturato e riconvertito grazie anche a un investimento di circa 10 milioni di euro provenienti dal Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" 2007-2013 che ha consentito di usufruire di fondi dell’Unione Europea.
Fondato nel 1994 e oggi attivo nella sede di Napoli, il Tigem ha incrementato negli anni la sua attività di ricerca, grazie al sostegno strutturale di Telethon che ha investito in questo istituto 58,5 milioni di euro e ai finanziamenti che il Tigem stesso è stato in grado di attrarre da istituzioni, fondazioni e aziende italiane ed estere.
L'organico attuale del Tigem, che comprende 180 persone, tra cui diversi ricercatori stranieri e italiani rientrati dall'estero, sarà ampliato del 30% con il trasferimento nella nuova sede in programma per la primavera 2014.
Presentata oggi all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la nuova sede del Tigem sarà dedicata alla memoria di Susanna Agnelli, indimenticabile presidente di Telethon dalla fondazione, nel 1990, al 2009, anno in cui è mancata.
Il presidente della Fondazione Telethon, Luca di Montezemolo, intervenuto alla presentazione odierna, ha dichiarato: «Il Tigem dimostra che nel nostro Paese è ancora possibile portare avanti una ricerca di successo e di livello internazionale, basata sul merito, l’efficienza e la trasparenza nel finanziamento dei progetti di ricerca. Il Tigem, grazie alla sua capacità di attrarre finanziamenti e ricercatori anche dall'estero, rappresenta un'opportunità di sviluppo per l'Italia e per il Sud».
In 19 anni di attività il Tigem è diventato un punto di riferimento internazionale per la ricerca sui meccanismi alla base delle malattie genetiche e lo sviluppo di strategie preventive e terapeutiche. I ricercatori del Tigem hanno ottenuto complessivamente 780 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, individuando 25 geni responsabili di malattie genetiche rare, prima sconosciuti. Grazie al sostegno continuativo di Telethon, Tigem è oggi in grado di ottenere fondi da bandi competitivi emessi da enti internazionali quali l'Unione Europea e l’European Research Council. Anche le aziende investono sul Tigem: grazie a un accordo siglato tra Telethon e l’azienda farmaceutica Shire Plc, l'istituto riceverà un finanziamento di 17 milioni di euro per progetti di ricerca da realizzare nel quinquennio 2012-2017; il finanziamento consentirà il trasferimento del risultato scientifico in terapie fruibili per i pazienti.
Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon ha commentato: «La crescita del Tigem rappresenta una vittoria per Telethon che dal 1994 ha creduto in questo progetto e l’ha sostenuto. Il traguardo odierno, rappresentato dalla nuova sede dell’istituto, è stato raggiunto grazie al contributo degli italiani che da 23 anni sostengono Telethon ed è una spinta per migliorarci ulteriormente e dare un contributo sempre più significativo alla ricerca sulle malattie genetiche rare, finalizzata all’individuazione di terapie per i pazienti».
Andrea Ballabio, direttore del Tigem che nel 1994 ha deciso di tornare in Italia dagli Stati Uniti proprio per dirigere il centro di ricerca, ha dichiarato: «Il lavoro al Tigem è basato su tre pilastri fondamentali: la passione, la professionalità e il merito. Grazie a Telethon e alla generosità degli italiani, i ricercatori del Tigem sono stati messi nella condizione di poter studiare in modo efficace i meccanismi alla base di gravi malattie che, a causa della loro rarità, non hanno ricevuto, almeno fino a pochi anni fa, la necessaria attenzione. Questo dimostra che il merito anche in Italia consente operazioni rese difficili dalla congiuntura economica».
Oltre ai 4 laboratori open space, la nuova sede del Tigem comprende un auditorium con oltre 160 posti a sedere, uffici dedicati ai responsabili dei progetti di ricerca e alle attività amministrative, aree tecniche destinate agli strumenti di ricerca come microscopi elettronici e computer per la bioinformatica, una palestra e spazi per lo studio e il relax.
La nuova sede trova spazio nell'ex area Olivetti di Pozzuoli, un luogo importante nella storia industriale italiana. La fabbrica dell’Olivetti di Pozzuoli nasce infatti nel 1954, su progetto dell’architetto napoletano Luigi Cosenza. Lo stabilimento, al momento della sua apertura accoglieva 1.300 tra operai e impiegati. Nel corso degli anni la fabbrica ha ospitato diverse produzioni meccaniche ed elettroniche. Dalla fine degli anni ’80 è iniziata la progressiva conversione della fabbrica in sede di attività d'ufficio.