Viva la tecnologia. Subissati da nuove dispositivi, ossessionati dagli ultimi modelli di smartphone, sollecitati da continui aggiornamenti, a volte perdiamo di vista il reale obiettivo del progresso tecnologico e digitale, rendere le nostre esistenze meno complicate. A questo scopo lavora da diversi anni il Gruppo Zucchetti, azienda multidisciplinare leader nella realizzazione di soluzioni software gestionali, hardware e servizi innovativi. Un fiore all’occhiello del comparto digitale italiano che ha deciso di coniugare l’elevata specializzazione dei propri prodotti alla possibilità di intervenire volontariamente a sostegno di Telethon. A raccontarci le motivazioni dell’iniziativa e a spiegarci, nello specifico, funzionalità e caratteristiche del sistema di payroll giving è Cristina Zucchetti, presidente Zucchetti Group e responsabile risorse umane del gruppo.
Come è avvenuto l’incontro tra Zucchetti, prima azienda italiana di software, e Telethon? È la prima volta che aderite a un progetto di raccolta fondi per una onlus?
«Fondazione Telethon è cliente Zucchetti per le procedure ERP e per quelle di gestione del personale, quindi l’incontro è avvenuto perché nel 2012 siamo stati scelti dalla Fondazione come partner tecnologico. Siamo poi andati oltre il rapporto cliente-fornitore, cercando di capire come Zucchetti avrebbe potuto supportare l’attività di Telethon mediante le proprie competenze in ambito informatico. Da qui è nata l’idea di intervenire direttamente sul software “Paghe” e sul “Portale HR” sviluppati dalla Zucchetti per rendere possibile il primo progetto di “payroll giving” in Italia».
Ci spiega come funziona l’applicativo di payroll giving che avete predisposto per i vostri clienti e che consente le donazioni a Telethon?
«In pratica qualsiasi dipendente di un’azienda nostra cliente può effettuare una donazione a Telethon direttamente mediante la propria busta paga. È sufficiente collegarsi al portale aziendale e accedere alla propria area riservata per attivare un automatismo che consente di trattenere dal cedolino mensile un importo da destinare alla fondazione. Ovviamente Zucchetti ha deciso di utilizzare questa funzionalità non solo proponendola ai propri dipendenti, ma anche raddoppiando tutti i contributi da loro stanziati con una propria donazione a Telethon».
Voi avete un portafoglio di clienti di grande richiamo e in settori molto diversi. Come hanno accolto la vostra proposta?
«Zucchetti ha oltre 160.000 clienti, tra i quali ci sono molte imprese di medie e grandi dimensioni che utilizzano le nostre soluzioni di gestione del personale. Di questa iniziativa esse hanno apprezzato soprattutto la semplicità, in quanto lo strumento di payroll giving garantisce totale autonomia di gestione sia al dipendente che vuole effettuare la donazione, sia all’impresa che trova un software già predisposto senza richiedere interventi alle proprie persone dell’ufficio risorse umane».
Gli stessi dipendenti Zucchetti non hanno voluto essere da meno e hanno aderito alla campagna di donazioni. Che tipo di azioni di sensibilizzazione avete attivato all’interno dell’azienda?
«Per promuovere l’iniziativa abbiamo utilizzato diversi canali di comunicazione, richiamando le campagne di sensibilizzazione della stessa Fondazione Telethon. Innanzitutto, abbiamo inserito i video degli spot di Telethon all’interno della nostra newsletter interna che raggiunge tutti i dipendenti, richiamando l’attenzione sul fatto di poter dare un contributo mediante il nuovo sistema del payroll giving. In seguito, abbiamo realizzato una comunicazione dedicata nell’area riservata del portale Zucchetti, con un tutorial che mostrava ‘passo per passo’ come effettuare la donazione nella sezione appositamente creata. Infine, abbiamo dato rilevanza alla campagna mediante pubblicità su riviste del nostro settore e sulle pagine social aziendali, in particolare durante le festività natalizie con un post nel quale si ricordava l’importanza di contribuire alla ricerca sulle malattie genetiche rare».
Quale valore aggiunto ha portato questa esperienza alla vostra azienda?
«Per Zucchetti la ‘responsabilità sociale’ è un valore importante che va non solo perseguito, ma anche comunicato all’interno e all’esterno del gruppo perché sia diffuso e condiviso il più possibile. Abbiamo coniato il termine “BeZucchetti” per indicare proprio un modo di essere improntato non solo alla passione per il proprio lavoro, ma anche alla volontà di impegnarsi per aiutare gli altri a seconda delle proprie possibilità. E il fatto che un’azienda dedichi attenzione ai temi della solidarietà è sempre più apprezzato dai dipendenti, specialmente da quelli più giovani per i quali è un elemento che sviluppa un maggiore senso di appartenenza».
Pensate di proseguire nella collaborazione con Telethon e secondo quali modalità?
«Sicuramente c’è l’intenzione di proseguire e di estendere ulteriormente il bacino di persone coinvolte, sia implementando il payroll giving nelle aziende del Gruppo Zucchetti recentemente acquisite, sia promuovendo nuovamente la campagna di sensibilizzazione presso i nostri clienti con apposite iniziative di comunicazione. Siamo consapevoli che la Fondazione Telethon ha un ruolo fondamentale per tante famiglie che sperano in una cura per le malattie genetiche rare; per questo motivo Zucchetti continuerà a garantire il suo sostegno alla ricerca anche in futuro».