Arrivata a Milano la mitica Citroen 2CV che sta viaggiando attraverso due continenti per promuovere la conoscenza della malattia di Kennedy.
L’Università degli Studi di Milano ospiterà una tappa del viaggio della mitica Citroen 2CV attraverso due continenti, dal Nord America all’Europa, per promuovere la conoscenza e la ricerca scientifica sulla malattia di Kennedy (o SBMA, atrofia muscolare spinale bulbare). La 2CV, guidata da volontari e con pazienti a bordo, è partita da Los Angeles ed ha raggiunto New York passando per la leggendaria Route 66. Grazie ad un trasferimento via mare è arrivata a Londra, quindi attraverserà la Manica alla volta di Parigi e terminerà il suo viaggio a Roma dove le associazioni pazienti SBMA americana (KDA) e inglese (KD-UK) incontreranno quella italiana (AIMAK). Qui per tutti i dettagli del viaggio.
SBMA è una patologia genetica rara che causa una degenerazione progressiva neuro-muscolare portando a debolezza ed atrofia muscolare soprattutto agli arti superiori ed inferiori e dei muscoli implicati nel linguaggio e nella deglutizione. Questa patologia porta inesorabilmente ad un drastico peggioramento della qualità di vita dei pazienti. SBMA è legata a mutazioni nel recettore degli androgeni che è situato sul cromosoma X, quindi si manifesta solamente nel maschio, mentre le femmine sono portatrici sane del gene mutato. Si stima che abbia una prevalenza di 2-3 individui su 100.000 maschi, ma spesso viene erroneamente diagnosticata e ad oggi non vi è cura; per questo motivo, per i pazienti è essenziale che vengano promossi ricerca di base, studi pre-clinici e clinici.
Lunedì 18 luglio la Citroen 2CV ha fatto una prima tappa in piazza della Scala, a Palazzo Marino, sede del Comune: ad accoglierla l’Assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, la Prorettrice alla Ricerca dell’Università Statale di Milano, Prof.ssa Maria Pia Abbracchio, e il team di ricercatori.
Di seguito l’arrivo della 2Cv nel Cortile d’Onore della Statale, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi ha avuto luogo un incontro scientifico-divulgativo in cui sono intervenute le associazioni dei pazienti, i gruppi di ricerca impegnati nello studio della patologia delle Università degli Studi di Milano, Padova e Trento e della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, i medici impegnati nella cura dei pazienti e Fondazione Telethon che, assieme a KDA, finanzia da anni la ricerca sulla malattia di Kennedy in Italia.