Insieme per sconfiggere le malattie genetiche. È l'impegno delle aziende partecipate che operano nel territorio di Verona nei confronti di tutte le persone con una malattia genetica rara.
Un lavoro di squadra che ha permesso, da dicembre a oggi, di raccogliere importanti fondi a sostegno della ricerca Telethon. Prova ne è l'Aeroporto Catullo di Verona che si è recentemente mobilitato per contribuire a sostenere la ricerca su una grave malattia ereditaria del sistema nervoso (la coreoacantocitosi). Caratterizzata da disturbi del movimento, in particolare insorgenza di movimenti involontari (corea) oppure di tremori e rigidità simili a quelli che si verificano nel morbo di Parkinson, miopatia, disturbi cognitivi e del comportamento, difficoltà di parola e deglutizione, anomalie della forma dei globuli rossi (acantocitosi), su questa patologia Telethon finanzia il progetto dell'equipe guidata da Lucia De Franceschi, Professore Associato presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Verona. Grazie al sostegno dell'aeroporto di Verona sono state finanziate borse di studio collegate a questo progetto, permettendo a giovani studenti e dottorandi di compiere il proprio percorso formativo all'Università di Verona.
Efficaci le leve di raccolta fondi attivate a partire da dicembre: oltre al ricavato di un Telethon desk ospitato in aeroporto e alla promozione, attraverso i propri canali di comunicazione, delle iniziative della Fondazione, i fondi sono stati raccolti devolvendo una percentuale degli introiti sui parcheggi dei mesi di dicembre e di gennaio.
I risultati raggiunti a Verona sono stati presentati in occasione di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione e l'intervento del vice-presidente di Telethon Omero Toso, dei rappresentanti istituzionali dell'aeroporto Catullo, il Presidente Paolo Arena e il direttore generale Carmine Bassetti, oltre che dei volontari Telethon del coordinamento provinciale di Verona.