Da inizio pandemia c’è stata un’impennata delle donazioni per cause benefiche e una crescita del lascito solidale, una realtà sempre più nota e prescelta: lo rivela l’“Indagine sugli Orientamenti degli Italiani verso le Donazioni”, realizzata da Walden Lab per il Comitato Testamento Solidale, di cui fa parte anche Fondazione Telethon.
Cosa sono i lasciti testamentari? Perché è importante compiere questa scelta quando si fa testamento? La cultura del lascito solidale cresce piano piano tra la popolazione italiana, anche grazie alla Giornata Internazionale dei lasciti testamentari istituita per il 13 settembre con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un gesto che ha un valore per il futuro di tutti.
Per questo il Comitato Testamento Solidale, composto da 25 associazioni non-profit tra cui Fondazione Telethon, promuove ogni anno iniziative in occasione della Giornata per raccontare come sta cambiando la percezione degli italiani nei confronti di un gesto così importante e delicato. Lo fa anche nel 2022 diffondendo i risultati dell’ultima “Indagine sugli Orientamenti degli Italiani verso le Donazioni e il Testamento Solidale”, condotta da Walden Lab tra l’ultima settimana di giugno e la prima settimana di luglio 2022, su un campione di 1006 persone di età compresa tra i 25 e i 75 anni (campione statisticamente rappresentativo di circa 40 milioni di italiani).
I risultati dell’indagine sugli italiani e i lasciti testamentari
La buona notizia è che la preoccupazione per il domani non ci sta rendendo più chiusi e individualisti. Nel 2022 dichiara di aver fatto almeno una donazione il 38% degli italiani, ben 10 punti in più rispetto a ciascuno dei 2 anni precedenti e l’importo della donazione media balza a 118 euro, contro i 90 del 2021 e i 77 del 2020. Tra le cause sostenute negli ultimi 12 mesi, salgono ricerca medico-scientifica (45% vs 37% nel 2021), in cui rientra anche Fondazione Telethon, ed emergenze umanitarie (28% vs 15% del 2021).
Crescono la conoscenza e l'attitudne al lascito testamentario
Quasi 8 italiani su 10, tra gli over 50, sanno oggi cosa sia un lascito solidale (79%): un dato in netta crescita rispetto al 73% del 2021 e al 72% del 2020. Segno che le campagne di informazione e di sensibilizzazione sullo strumento di solidarietà legato al post mortem stanno scavando solchi di consapevolezza sempre più efficaci e durevoli tra la popolazione più adulta, che si traducono anche in una parallela crescita dell’orientamento a utilizzarlo concretamente: nel 2022 sale al 26% la percentuale di quanti lo hanno fatto o sono propensi a farlo, ben 4 punti in più rispetto al 2021 (22%) e 6 punti rispetto al 2020 (20%).
Chi fa un lascito testamentario: identikit di un ottimista consapevole
Fiducioso nel ruolo del Terzo Settore e desideroso di “rimboccarsi le maniche”. Queste le caratteristiche principali emerse dall’analisi trasversale delle risposte fornite all’indagine da quel significativo 26% di over 50 propensi al lascito solidale. Il donatore tipo, infatti, non si arrende alle previsioni pessimistiche che si addensano all’orizzonte. Rispetto al dato medio raccolto nella rilevazione, questo segmento di intervistati pensa di più al futuro (+3), in particolare al futuro dell’Italia (+10), del pianeta (+5) e dei propri cari (+4); nutre maggiore preoccupazione per inquinamento (+7), guerre (+5), sovrappopolazione (+4) e migrazioni (+4); ma è anche decisamente più ottimista riguardo al futuro in particolare per quanto riguarda la previsione di maggiore solidarietà (+8), maggiori opportunità per i giovani (+7), maggiore eguaglianza (+6), maggiore democrazia (+6) e benessere economico (+5). Desidera una vita semplice (+4), attenta alla dimensione spirituale (+4) e ricca di relazioni (+3). Soprattutto, questo è il dato che evidenzia lo scarto maggiore rispetto alla media, crede che le Organizzazioni Non Profit possano dare un contributo decisivo alla costruzione di una società migliore (+15 punti percentuali rispetto alla media).
Fare un lascito testamentario a Fondazione Telethon
Scegliere di compiere questo gesto significa fare grandi progetti per il futuro di tutti, anche per quello dei bambini con una malattia genetica rara in attesa di una cura.