L’associazione ha organizzato in questi anni un programma Erasmus con soggiorni lavorativi nell’isola del mediterraneo per aiutare i ragazzi nel percorso di emancipazione.
Il cammino verso l’autonomia e la fiducia in se stessi passa per Malta. Potrebbe essere questa la sintesi, di per sé parziale come ogni ricapitolazione, dell’esperienza Erasmus che un gruppo di ragazzi legati all’Associazione Italiana Sindrome X-Fragile ha svolto negli ultimi due anni e mezzo.
Un risultato importante, ottenuto grazie all’intraprendenza e alla tenacia di chi ha saputo trasformare un’occasione in un percorso di emancipazione e maturità per giovani ragazzi e ragazze che intendono cogliere ogni opportunità che si possa prospettare. «Cercavamo un progetto che venisse incontro alle esigenze formative di giovani adulti che si affacciano alla vita e che, nonostante le oggettive difficoltà, rivendicano la possibilità di crescere e individuare il proprio posto nel mondo. I soggiorni formativi si sono susseguiti da ottobre 2020, quando sono partiti i primi due ragazzi» racconta Michela Minelli, che si occupa continuativamente da due anni, insieme ad Angela Lepore, di trasformare il programma Erasmus in concreti soggiorni lavorativi dei ragazzi nella bella isola al centro del Mediterraneo. La permanenza a Malta è sempre per tutti di 30 giorni, durante i quali ragazzi e ragazze, provenienti prevalentemente da istituti alberghieri, si sono impegnati in un periodo di lavoro all’interno di ristoranti, hotel o bar.
«Un nostro partner maltese ci ha supportati nell’individuazione delle opportunità di lavoro. Per il resto i ragazzi e le ragazze, insieme agli educatori che li hanno accompagnati e con cui hanno coabitato, ci hanno messo tantissimo impegno, responsabilità ed entusiasmo. I ragazzi sono partiti senza sapere bene cosa sarebbero andati a fare - spiega Minelli - ed è stato straordinario osservare la loro capacità di adattarsi a condizioni e situazioni del tutto inedite e spesso sfidanti. Nelle settimane di permanenza e lavoro a Malta è stato evidente un cambiamento da parte loro anche con riferimento alle piccole e grandi incombenze quotidiane, conquiste documentate nei diari di racconto e nei video prodotti nel corso dei soggiorni».
Una trasformazione che Davide, uno dei primi a partire per questa meravigliosa avventura, ha dimostrato anche attraverso un retroscena inaspettato. «L’innamoramento non ce lo saremmo mai aspettato!» racconta il papà Massimo. Un vero marcantonio Davide, con il suo metro e 85, marchigiano di Jesi e diplomato al liceo per le Scienze Umane.
«Il soggiorno lavorativo a Malta ha rappresentato per Davide la prima vera tappa di vita importante dopo la maturità - spiega Massimo - un periodo da cui nostro figlio è tornato particolarmente arricchito oltre che fidanzato con Francesca, anche lei partecipante allo stesso programma Erasmus». Oggi Davide, che dall’età di otto anni frequenta attivamente gli scout e che è stato anche rappresentante di classe nel corso dell’ultimo anno di liceo, si appresta a iniziare un Tirocinio Inclusione Sociale presso la Pinacoteca di Jesi, in provincia di Ancona.
«Un’esperienza significativa che, lavoro permettendo, rifarei volentieri» racconta Francesco, 26 anni, educatore, anche lui di Jesi e accompagnatore di Davide. «Io e lui ci conosciamo da molto tempo, facendo parte dello stesso gruppo scout e questo ha facilitato i rapporti tra di noi e con le nostre coinquiline, Francesca e la sua accompagnatrice Angela». Una permanenza fatta di lavoro ma anche di intrattenimento. «Al di là del training lavorativo abbiamo riempito il tempo scoprendo il territorio, organizzando escursioni e approfittandone per consolidare il rapporto umano tra di noi, incoraggiando i ragazzi a cogliere questa opportunità per conoscere meglio se stessi e acquisire autonomia e consapevolezza».
Per il futuro il progetto è ben preciso. «Visto il grande riscontro, contiamo di far diventare questi soggiorni Erasmus un supporto formativo strutturale e definitivo almeno per i prossimi sette anni» spiega Michela Minelli. Intanto in lista di attesa per le prossime partenze, fino a giugno 2022, ci sono almeno altri 8 giovani candidati, 3 dei quali pronti a decollare a marzo. «Un’esperienza unica, in cui vorremmo coinvolgere anche altre associazioni» conclude Minelli. Malta aspettaci allora, stiamo arrivando!
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