Spiega Sofia De Natale, presidente dell'Associazione ligure Sindrome X-fragile ODV che ha realizzato il progetto: «La soddisfazione di impiegare il proprio tempo in attività socialmente utili ha permesso a chi frequenta il nostro Centro di credere di più nelle proprie capacità e di sviluppare un’autonomia personale».
Arriva alla sua seconda edizione il progetto GAS – Intrecci solidali, creato l’anno scorso su iniziativa dell’Associazione Ligure Sindrome X-fragileinsieme al supporto di tante realtà territoriali. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Liguria e Ministero del Lavoro e Politiche sociali, mette al centro le persone affette da disabilità intellettiva e problemi di tipo psichiatrico e psicologico, con l’obiettivo di creare, per loro e con loro, dei veri e propri “intrecci solidali”, come indicato dal nome del progetto.
L’impegno dei ragazzi coinvolti è iniziato fin da subito con la ristrutturazione di un locale in disuso e al suo arredamento attraverso il riutilizzo di mobili donati. Dal locale, infatti, è partita la creazione di un gruppo di acquisto solidale e del sito con e-commerce online, che ha coinvolto realtà del territorio e cooperative sociali per la fornitura di prodotti alimentari come la pasta artigianale preparata dai ragazzi di ANGSA La Spezia o forniti dagli alunni di un Istituto tecnico alberghiero, venduti poi sull’e-commerce online.
A queste attività se ne aggiungono tante altre, come la consegna gratuita della spesa a domicilio a supporto delle persone anziane e disabili, i laboratori di bricolage, la pulizia e la cura della struttura e del giardino, la produzione del sapone artigianale e i preziosi momenti di convivialità in cui i ragazzi che frequentano il centro hanno modo di fare colazione o pranzare insieme. Ma non è finita qui, perché per il futuro ci sono ancora molte idee da realizzare, dalla creazione di tovagliette self-service che potranno essere distribuite gratuitamente ad alcuni locali di ristorazione, fino al laboratorio di alfabetizzazione informatica.
Il progetto è supportato da una vasta rete di associazioni: PRATO, La Giostra della Fantasia, La dimora accogliente - ARCI La dimora e con la collaborazione di IPSSA Nino Bergese e Centro diurno GE - DSS9, tutte accomunate da un unico obiettivo, l’inclusione. A spiegarlo è proprio Sofia De Natale, presidente dell'Associazione ligure Sindrome X-fragile ODV: «Le persone che hanno iniziato a venire nel nostro centro facevano fatica ad aprirsi, spesso rifiutavano di partecipare ai tirocini lavorativi e avevano poca fiducia in loro stesse. Dopo aver fatto un po’ di esperienza con noi e con il supporto dei propri operatori, alcuni di loro hanno avuto un cambiamento molto positivo nel modo di porsi e di relazionarsi con gli altri, tanto da instaurare delle bellissime amicizie e da accettare di svolgere dei tirocini. La soddisfazione di impiegare il proprio tempo in attività socialmente utili e apprezzate e portarle a termine, ha permesso a chi frequenta il nostro centro di credere di più nelle proprie capacità, di scegliere con chi condividere il proprio tempo, di sviluppare un’autonomia personale».
Un’inclusione, dunque, che non vuole lasciare nessuno in disparte e che trova conferma nei riscontri positivi di famiglie, educatori, soci e volontari che hanno visto con i loro occhi gli effetti positivi del loro impegno quotidiano. «I ragazzi del centro sono in gamba, si sono messi in discussione e, come noi, hanno creduto fin da subito nell’iniziativa - conclude Antonella, volontaria del progetto - in questi tre anni sono migliorati tanto, ora sorridono, chiacchierano tra di loro e sono amici anche fuori dal laboratorio; è un risultato che ci gratifica molto perché sappiamo che siamo sulla strada giusta, sappiamo che, finalmente, i nostri ragazzi stanno riprendendo in mano la loro vita!».
Per rendere sempre più salda ed efficace la collaborazione delle Associazioni in Rete abbiamo scelto di condividere i progetti di successo, realizzati dalle organizzazioni vicine alla Fondazione, sui nostri spazi web. Vogliamo mettere a fattor comune idee e processi vincenti, da cui trarre ispirazione e nuovo entusiasmo. Fondazione Telethon dà visibilità ai progetti delle singole Associazioni, nati con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti con una malattia genetica rara. Vogliamo così stimolare il confronto e la possibilità per tutti di entrare in contatto con le Associazioni o richiedere approfondimenti in merito alle iniziative raccontate.