Il progetto mira a rendere il patrimonio culturale e naturale di Sulmona fruibile a tutti, promuovendo inclusione sociale attraverso il linguaggio facile da leggere e la partecipazione attiva dei ragazzi del centro.
Sulmona è un comune italiano situato in Abruzzo, circondato dal Parco Nazionale della Maiella e ricco di bellezze storiche ed artistiche. Il centro diurno di Anffas Sulmona, tra le associazioni in rete di Fondazione Telethon, è da sempre molto inserito nel contesto cittadino. Per rendere il patrimonio culturale della città fruibile anche ai propri ragazzi e ragazze, Anffas Sulmona ha deciso di creare una guida turistica accessibile, adatta per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, ma anche per bambini e stranieri.
«L’accessibilità deve riguardare tutti i campi della vita, anche quelli legati all'informazione, per questo abbiamo deciso di realizzare la guida turistica - spiega Valeria Porretta, educatrice del centro diurno di Anffas Sulmona - per farla abbiamo usato il linguaggio facile da leggere, uno strumento che attraverso alcuni accorgimenti verbali, come l’uso di parole semplici, ma anche visivi, come font prestabiliti, assenza di sfondi e una grandezza adeguata del testo, permette di tradurre o di scrivere documenti accessibili».
Tutte le persone, di età compresa tra i 19 e i 59 anni, hanno partecipato al progetto: c’è chi si è occupato della stesura e chi invece ha fatto le letture di prova. Entrambi i ruoli hanno fatto sentire i partecipanti protagonisti e realmente inclusi. Per poter scrivere la guida, il gruppo del centro diurno ha prima partecipato ad alcune lezioni e visite guidate nella città per scoprire dal vivo il patrimonio artistico e culturale e capire su quali punti di interesse focalizzare la guida turistica accessibile.
Il lavoro di stesura della guida è durato un anno. A completamento del progetto, il 28 marzo, giorno in cui ricorre l’Anffas Day in tutta Italia, la sede di Sulmona, con il patrocinio del Comune, ha deciso di organizzare una visita guidata della città, affidando il ruolo di guide turistiche proprio ai ragazzi del centro diurno. «Scrivere in linguaggio facile da leggere ed essere guide turistiche per un giorno è un’esperienza bella che dovrebbero fare tutti - racconta Desiree, 26 anni - mi ha insegnato che, se aiutate, anche le persone con disabilità non hanno difficoltà. Mi sono sentita proprio brava e utile per tutte le persone che a volte non capiscono cosa c’è scritto sui cartelli dei monumenti».
Partiti da piazza XX Settembre, il cuore della città, alcuni dei ragazzi spiegavano i monumenti, altri reggevano e facevano vedere la cartellonistica, creata appositamente con il linguaggio facile per dare informazioni su quello, che le guide stavano raccontando. La giornata è stata un momento di reale inclusione per i ragazzi del centro, che nonostante fossero emozionatissimi, hanno raccontato la propria città con grande professionalità.
«Sono rimasta davvero colpita dall'estrema serietà del gruppo - racconta Francesca Ferzoco, guida turistica professionista, che ha accompagnato i ragazzi durante le diverse fasi del progetto - è stata una visita a due voci, i ragazzi hanno dimostrato grande preparazione nei contenuti. Durante la giornata si è unita al nostro gruppo anche una famiglia con un figlio con disabilità intellettiva e i genitori hanno apprezzato molto il lavoro svolto dai ragazzi e la guida che questi hanno realizzato».
Per Anffas Sulmona l’inclusione sociale nel turismo è molto importante. Nella guida non si parla solo di monumenti, ma anche di luoghi accessibili e barriere architettoniche. Ma Sulmona ha una parte naturalistica, che non può essere ignorata.
Per questo adesso l’Associazione sta cercando di capire quanto possa essere accessibile anche la montagna, per poter poi in futuro creare una guida turistica anche su questo aspetto della città e rendere ancora una volta i ragazzi del centro diurno protagonisti attivi della realtà territoriale in cui vivono.
Le Associazioni in rete
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