Si chiama “Autismo - In viaggio attraverso l’aeroporto” il progetto dell’Ente Nazionale Aviazione Civile per familiarizzare con l’aeroporto che ha coinvolto anche l’ANGSA, Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo.
Entrare in aeroporto, fare il check in, salire sull'aereo, volare, atterrare in una nuova città. Sono tutte azioni che ciascuno di noi fa più volte nella vita con naturalezza. Ma viaggiare in aereo può essere un’azione non così scontata per chi è nello spettro dell’autismo.
È per questo motivo che nel 2015 ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, ha deciso di creare un progetto di familiarizzazione con l’aeroporto “Autismo - In viaggio attraverso l’aeroporto”, dedicato proprio alle persone autistiche.
All'iniziativa da tre anni ha deciso di aderire la compagnia aerea Ita Airways, creando il Programma Autismo e coinvolgendo l’ANGSA, Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo, tra le Associazioni in Rete di Fondazione Telethon. Il Programma Autismo prevede due percorsi distinti ma funzionali tra loro, offerti gratuitamente dalla compagnia: la familiarizzazione e l’erogazione.
Sapere cosa ti aspetta nel fare una determinata azione è fondamentale per chi convive con l’autismo. Per questo la familiarizzazione con il volo è strutturata come una simulazione di tutto ciò che normalmente bisogna fare quando si deve prendere un aereo: dal parcheggiare l’auto per recarsi in aeroporto, passando per la consegna dei bagagli e la visione del biglietto alle hostess, fino al decollo e all'atterraggio. È essenziale che i partecipanti vivano personalmente ogni fase, così da assimilarla come prevedibile per le esperienze future reali.
“Anche per chi ha volato sembra di stare davvero per decollare - racconta Stefania Stellino, Presidente dell’ANGSA Lazio e coordinatrice dell'iniziativa - Facciamo vivere ai ragazzi l’esperienza del volo a 360°. Ci sono le hostess e gli stuarts che danno indicazioni sulla sicurezza e passano con il carrello degli spuntini. Le cinture vanno tenute legate per tutta la durata del volo e la permanenza sul simulatore è di 45 minuti con la riproduzione del decollo, dell’atterraggio e di tutti i rumori che possono essere sentiti in aereo durante il viaggio”.
Ogni mese Ita Airways mette a disposizione una sessione per la familiarizzazione nel proprio simulatore dell’Aeroporto di Fiumicino, presso il Centro Addestramento della Compagnia. Tutti possono partecipare, non ci sono limiti d’età. Spesso capita che i partecipanti vivano questa esperienza con la famiglia, altre volte invece sono associazioni di pazienti insieme ai loro assistenti. In tutto in questi tre anni hanno partecipato circa 900 persone.
“Anche un viaggio di un’ora può essere difficoltoso per una persona autistica - continua Stellino -. Per questo dobbiamo rendere visibile agli occhi dei nostri ragazzi tutto quello che succede. Alcuni di loro dopo aver fatto la simulazione sono riusciti poi a viaggiare in autonomia su voli brevi, ma tutto dipende dal livello di autismo”.
Per permettere al personale di Ita Airways di avere le competenze necessarie a relazionarsi con chi convive con l’autismo, l’Associazione ANGSA ha lavorato molto sulla formazione e sensibilizzazione del personale tramite podcast e video esplicativi.
Essere consapevoli e padroni della situazione può fare la differenza per una persona autistica. “Ci sono famiglie che sono partite anche da altre regioni d’Italia, pur di far vivere una situazione reale ai propri figli ed aiutarli nell'acquisizione di competenze per poter in un futuro (vicino o lontano che sia) sperimentare il volo vero” conclude Stellino.
Il Programma Autismo prevede, oltre alla familiarizzazione, anche un servizio di erogazione dedicato alle persone autistiche per accompagnarle e assisterle durante la loro reale esperienza in volo, supportandole in ogni fase, dall'acquisto dei biglietti al viaggio. Per poter partecipare all'ultima sessione di familiarizzazione, prevista il 25 luglio prossimo, è possibile trovare tutte le informazioni qui.
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