«Al Nemo Sud ogni cosa ha un valore profondo: una lacrima, un sorriso, un abbraccio»

La grande particolarità dei centri Nemo sta nella natura stessa del progetto. Perché un centro clinico che si occupa della presa in carico globale delle persone affette da malattie neuromuscolari è molto di più di un ospedale. Nella parola “globale” sono racchiuse tutte le professionalità che agli ospiti offrono una “cura” sotto ogni aspetto.

Dietro le professionalità ci sono persone, come Alberto. Giovanissimo, appassionato di nuoto e pesca subacquea, è figlio d’arte, infermiere come il papà. Perché più che una professione, la sua è una « una piacevole missione».

Un amore che parte da lontano: «Ho sempre coltivato il sogno di lavorare in una struttura ospedaliera. Mio papà ha saputo trasmettermi, sin dall'infanzia, la passione per il suo lavoro, che oggi è divenuto il mio. Sono orgoglioso – continua Alberto - del lavoro fatto da mio padre. Le emergenze, le situazioni difficili, le emozioni forti non gli sono mancate ma ha saputo affrontare tutto. Ecco, ciò che mi auguro, è di riuscire ad operare con la professionalità insegnatami da lui».

Per coltivare l’amore per il suo lavoro, il Nemo Sud è il posto ideale. «È un progetto ambizioso che ci spinge ogni giorno a dare il meglio di noi alle nostre persone in cura. Essere ricambiati con affetto dai pazienti mi spinge a fare sempre meglio. Ecco perché un giorno al Centro vale più di 100 giorni vissuti in qualunque altro posto. Ogni cosa qui ha un valore profondo: una lacrima, un sorriso, un abbraccio».

 Emozioni, sensazioni, che gli ospiti regalano al personale, semplicemente con la loro presenza al Centro, con il coraggio e la forza con cui affrontano una patologia spesso terribile.

«Negli occhi di chi si rivolge al Nemo Sud leggo voglia di esserci, nonostante tutto. Imparo molto dalle storie di chi anima la corsia. Bimbi e adulti che - racconta ancora Alberto - prima dell'apertura del Centro non avevano riferimenti, risposte alle loro domande. Persone eccezionali, eroi che non si sono arresi. Assisterli è per me, davvero, un onore».

Doni che Alberto cerca di ricambiare con la sua professionalità, la sua dedizione e con qualcosa in più. «Speranza è ciò che cerchiamo di donare. Perché è la speranza che coltivo e sento crescere dentro di me, giorno dopo giorno: so che la ricerca può fare molto ed anche qui al Nemo Sud andiamo in quella direzione».

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