Nato nel 1980 a Padova, Graziano Martello si laurea in Biotecnologie mediche all'Università di Padova, dove ottiene anche un dottorato di ricerca in Genetica e biologia molecolare dello sviluppo.
Nel 2010 si trasferisce a Cambridge per lavorare in un team di ricerca sulle staminali embrionali guidato Austin Smith, uno dei massimi esperti mondiali di questo settore.
Nel 2014, grazie a un finanziamento dell'Istituto Telethon Dulbecco e a un "Career development award" della Fondazione Armenise Harvard, torna all'Università di Padova con l'incarico di creare un team per la ricerca sulle cellule staminali e la malattia di Huntington, una patologia genetica rara che colpisce i neuroni.
"A Cambridge lavoravo in un team di 25 persone. A Padova ho creato un mio gruppo con 5 giovani ricercatori tra i 25 e i 30 anni. Sono tornato all’Università a Padova perché sapevo di poter svolgere, con un ruolo di responsabilità, una ricerca ad altissimo livello. Quando nel 2010 sono andato in Inghilterra ho capito, infatti, che il mio livello di preparazione era all’altezza dei miei migliori colleghi stranieri e che l’Italia ha università e centri d’eccellenza di livello mondiale. Sono tornato perché volevo portare avanti la ricerca nel mio Paese, dove mi sono formato come ricercatore".
Oggi Graziano Martello, con il suo gruppo di ricerca del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova, si occupa di identificare i nuovi geni coinvolti nello sviluppo della malattia di Huntington. Una volta identificati, tali geni potranno essere il bersaglio di terapie mirate finalizzate a contrastare il progredire di questa patologia. Per farlo Graziano e la sua squadra stanno ricreando in laboratorio i meccanismi della malattia, attraverso l’utilizzo di cellule staminali.