Omero Toso, vicepresidente di Fondazione Telethon, racconta della lettera scritta a sua figlio Davide, a vent’anni dalla sua scomparsa, e dell’importanza di continuare a coltivare il sogno di un cura per malattie come la sua.
Cominciava così la lettera che Omero Toso, vicepresidente Telethon, scritta al figlio vent'anni dopo la sua morte. Davide era affetto da distrofia muscolare di Duchenne e all'epoca non c'era una terapia che potesse guarirlo. Non c'era nemmeno la speranza di sviluppare una terapia.
La malattia di Davide faceva paura, ma la sua forza e il suo sorriso lo hanno aiutato a tenere duro. Omero scrisse una lettera a Susanna Agnelli per ringraziarla: aveva creato la prima maratona televisiva per raccogliere fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare. L'aveva seguita con Davide e gli sembrava incredibile, un sogno, che tante persone donassero per trovare una cura a patologie di cui nessuno conosceva l'esistenza.
Oggi i bambini con la distrofia di Duchenne ricevono la diagnosi in tempi molto più brevi, hanno a disposizione terapie innovative che li aiutano a raggiungere tappe della vita che erano inimmaginabili per loro.
I sogni sono così: sopravvivono a tutto, anche quando non ci siamo più. E Davide non è più con noi. Ma la ricerca ne mantiene vivo il ricordo, insieme a quello di tutte le persone alle quali Fondazione Telethon ha fatto la sua promessa. Una promessa che sta mantenendo.
Il loro lascito è stato il sogno di poter curare ogni singola persona colpita da malattia rara. Il loro lascito vivrà per sempre.
Come possiamo continuare a coltivare questo sogno? Con un lascito testamentario a Fondazione Telethon.
L'importanza di un lascito testamentario a Fondazione Telethon
Decidere di destinare un lascito a Fondazione Telethon è un gesto di grande valore e di straordinaria generosità perché è la promessa di costruire un futuro migliore e realizzare il sogno di una cura per i bambini con una malattia genetica rara, oltre ogni confine di spazio e di tempo. Richiedi la guida >