Si intitola “Capitale naturale” un interessante e-book pubblicato recentemente dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e promosso dal gruppo cartario Sofidel. La carta, così come il benessere dell’ambiente e degli individui, sono capitali naturali da tutelare e valorizzare, e questa attitudine avvicina l’identità di Sofidel agli obiettivi della ricerca condotta dagli Istituti della Fondazione Telethon.
Un binomio che ha costituito la base, oramai sette anni fa, per l’avvio di un dialogo che si è trasformato in una vera e propria alleanza che ha reso più vigoroso, per il gruppo cartario lucchese, l’orientamento alla responsabilità sociale e l’impegno volto a sostenere il progresso della ricerca scientifica per la lotta alle malattie genetiche. Per approfondire questo aspetto abbiamo intervistato Gianluca Moriconi, Country Sales Manager dell’azienda. Si può dire che Sofidel sia oramai un’azienda amica della ricerca finanziata da Fondazione Telethon.
Come nasce questa collaborazione?
«L’impegno di Sofidel nel sostenere la ricerca scientifica condotta dai centri di Fondazione Telethon è nato 7 anni fa dall’obiettivo comune di migliorare - certo in modo diverso - la qualità della vita delle persone. Un impegno che testimonia la volontà di contribuire fattivamente allo sviluppo di un percorso di crescita umana».
Qual è stato il riscontro dei vostri clienti in termini di accoglienza e adesione all’iniziativa che ha visto protagonista, in particolare, il marchio Nicky?
«Sicuramente positivo: il marchio Nicky, entrando nelle case di molte persone, è diventato di fatto una specie di ambasciatore privilegiato di una causa importante e anche, ci auguriamo, un ottimo testimone dell’impegno per uno sviluppo socialmente sostenibile assunto da Sofidel. Qualcosa che i nostri clienti hanno condiviso con slancio».
Ci sono, a suo avviso, dei tratti distintivi del Gruppo Sofidel che si avvicinano al profilo di Fondazione Telethon?
«Nel nostro lavoro sentiamo in qualche modo nostro il rigore e la passione che stanno dietro all’attività di ricerca di Fondazione Telethon. E poi, un altro tratto che sentiamo comune, è l’impegno per creare valore condiviso per la comunità attraverso l’innovazione. La voglia di guardare positivamente al futuro».
Come viene vissuta questa collaborazione all’interno dell’azienda?
«È un fattore di orgoglio. Fa bene a tutti sentirsi parte di un progetto importante. Sentire che la propria attività quotidiana, sia anche solo in piccola parte, aiuta a sostenere una missione grande e preziosa come la ricerca. Insomma, ci piace immaginare che molti bambini, e le loro famiglie, possano “andare lontano”. Sempre più lontano».
Come pensa che questa collaborazione possa evolvere in futuro?
«Sofidel e Fondazione Telethon stanno percorrendo da anni un cammino di collaborazione condiviso e l’impegno comune sarà senz’altro rinnovato e foriero di spunti da sviluppare in un immediato futuro».
In generale, pensa che l’impegno di un’azienda per sostenere iniziative di solidarietà contribuisca a migliorare la reputazione aziendale e, di conseguenza, a incidere sulle scelte dei consumatori?
«In Sofidel pensiamo che le attività che contribuiscono a sostenere, o anche a far meglio conoscere, iniziative volte a migliorare la qualità della vita delle persone, abbiano una grande rilevanza. Un’espressione di quel “management by values” in cui crediamo. Qualcosa che aiuta a creare valore per tutti. Il concetto di reputazione aziendale è oggi sempre più legato ad iniziative di sostenibilità sociale ed ambientale e il consumatore, attraverso la propria scelta di acquisto, percepisce questo impegno e può decidere di condividerlo in prima persona».