Adrenoleucodistrofia
- 4 Progetti di Ricerca Finanziati
- 4 Ricercatori
- 325.502€ Finanziamento totale
Che cos’è e come si manifesta l'adrenoleucodistrofia?
- L’adrenoleucodistrofia legata all’X è una malattia che colpisce principalmente il sistema nervoso (con distruzione progressiva della mielina, la sostanza isolante che riveste i nervi) e le ghiandole surrenali (con conseguente carenza di alcuni ormoni). Ne esistono tre forme. La forma cerebrale colpisce durante l’infanzia e i bambini affetti mostrano disturbi comportamentali e dell’apprendimento, che portano a difficoltà nella lettura, nella scrittura e nella comprensione dei discorsi orali. Possono inoltre insorgere disturbi della vista, dell’udito e del movimento. L’adrenomieloneuropatia si manifesta tra i 20 e i 30 anni, con la comparsa di paraparesi (rigidità e debolezza delle gambe), disturbi degli apparati genitale e urinario e disturbi neurologici. La maggior parte delle persone colpite mostra anche insufficienza surrenalica. La terza forma prende il nome di morbo di Addison e si presenta con insufficienza surrenalica, ma in genere senza coinvolgimento neurologico; può comparire nell’infanzia o in età adulta. La variabilità clinica della malattia è molto elevata, anche all’interno della stessa famiglia: è probabile che, oltre a mutazioni genetiche, anche fattori epigenetici, ambientali e casuali possono influenzare lo sviluppo e il decorso della malattia.
Come si trasmette l'adrenoleucodistrofia?
- L’adrenoleucodistrofia legata all’X è causata da mutazioni del gene ABCD1 (o ALDP) localizzato sul cromosoma X, che codifica per una proteina, ALD, importante per la funzione dei perossisomi, organelli cellulari coinvolti nel metabolismo dei lipidi e delle specie reattive dell'ossigeno. Ad oggi sono oltre 200 le mutazioni di questo gene associate a questa patologia, che si traducono in un accumulo di acidi grassi saturi a catena molto lunga che sono tossici per la mielina. In genere solo i maschi presentano i sintomi, mentre le femmine, a parte alcune eccezioni, sono portatrici sane. In alcuni casi la malattia si trasmette in modo sporadico: l’alterazione genetica compare direttamente nell’individuo colpito e non è presente nella madre.
Come avviene la diagnosi dell'adrenoleucodistrofia?
- La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e viene in genere sostenuta da esami strumentali (risonanza magnetica) e di laboratorio (misurazione dei livelli di acidi grassi a catena lunga nel sangue). È disponibile l’analisi genetica, che viene in genere utilizzata per la diagnosi prenatale. Molto spesso la diagnosi di X-ALD avviene tardivamente rispetto all’esordio della sintomatologia.
Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per l'adrenoleucodistrofia?
- Ad oggi non esiste una terapia risolutiva specifica, ma vengono adottati approcci terapeutici diversi in base alle varie forme della malattia. Uno di questi è rappresentato dalla somministrazione dell’Olio di Lorenzo, costituito da una miscela di glicerolo trioleato e glicerolo trierucato, combinata a una dieta povera di acidi grassi a catena molto lunga in modo tale da prevenire il loro accumulo. Ad oggi non esiste un trattamento terapeutico efficace per le forme cerebrali di ALD ma l’assunzione precoce dell'Olio di Lorenzo può ridurre il rischio di danno cerebrale nei bambini asintomatici, se somministrato prima dei 6 anni, in quanto contribuisce alla normalizzazione dei livelli plasmatici di questi acidi grassi. Tale approccio terapeutico viene utilizzato su questi pazienti per contenere l`evolversi della patologia. Infatti secondo uno studio condotto nel 2005 su 89 pazienti asintomatici l`assunzione di Olio di Lorenzo determina una significativa riduzione del rischio che si sviluppino alterazioni neurologiche. Il monitoraggio periodico di tali pazienti con risonanza magnetica ha quindi permesso il loro indirizzamento verso terapie più appropriate, come il trapianto di midollo, alla comparsa dei primi segni di demielinizzazione. I pazienti affetti dalla forma cerebrale di X-ALD hanno mostrato beneficio in seguito a trapianto di midollo da donatore sano, se eseguito in fase molto precoce. Nel luglio 2021 è stato approvato dall'Agenzia europea del farmaco (EMA) il primo farmaco di terapia genica per la forma cerebrale di adrenoleucodistrofia. Il farmaco prevede l`impiego di vettori lentivirali per veicolare il gene corretto nelle cellule staminali ematopoietiche del paziente.
Ultimo aggiornamento
04.08.21
Progetti finanziati
- In corso
Il ruolo dei perossisomi del muscolo scheletrico nello spettro della sindrome di Zellweger
Ricercatore Vanina Romanello - Chiuso
Un modello per la terapia farmacologica delle adrenoleucodistrofie
Ricercatore Paolo Ciana - Chiuso
CLINICAL, MRI AND NEUROPHYSIOLOGICAL FOLLOW-UP OF PATIENTES WITH EARLY ADRENOMYELONEUROPATHY SUBMITTED TO DIETARY TREATMENT AND ASYMPTOMATIC FEMALE CARRIERS
Ricercatore Domenico Restuccia - Chiuso
IDENTIFICATION OF THE GENE RESPONSIBLE FOR X-LINKED ADRENOLEUKODYSTROPHY
Ricercatore Ileana Zucchi
01.12.22
HIV: da virus a terapia
L'anno scorso ha segnato il quarantesimo anniversario della comparsa sulla scena mondiale di un virus che ha cambiato la storia dell’umanità, diventando poi terapia grazie alla ricerca: l’HIV.
Dalla Ricerca
23.09.22
Fondazione Telethon: sono necessarie azioni concrete, anche a livello europeo, per contrastare il ritiro dal mercato di terapie geniche salvavita per i bambini affetti da malattie rare
Dopo l’appello su Nature Medicine sul rischio del mancato accesso a terapie geniche salvavita per le malattie rare, Fondazione Telethon ha preso parte all’incontro a Londra che ha segnato la nascita del Consorzio Europeo AGORA (Access to Gene therapies fOr RAre disease).
Dalla Fondazione
13.09.21
Leucodistrofie, quando la trasmissione nervosa salta
Settembre è il mese di sensibilizzazione su queste gravi malattie neurologiche per le quali la ricerca Telethon è in prima linea mettendo a punto la prima terapia genica diventata farmaco per la forma metacromatica.
Dalla Ricerca